CASSANO JONIO – Con l’uscita di scena di Gianni Papasso, che oramai ufficialmente non può più candidarsi, il nome del suo successore è molto conteso, e trovare un nome che può mettere d’accordo tutti sta diventando impossibile. Ci sono stati e ci sono tuttora litigi tra i membri della maggioranza, che rischiano di complicare ulteriormente la situazione. Da un lato, il nome che Papasso sta imponendo a tutta forza (anche senza il sostegno dei consiglieri) è quello di Carmen Gaudiano.
Questa situazione sottolinea la scarsa considerazione che Papasso ha nei confronti di ognuno dei consiglieri comunali. In effetti, la Gaudiano non sembra avere il pieno appoggio di nessuno degli attuali consiglieri comunali. Le possibilità di un accordo che soddisfi tutti sono pochissime, e pur volendo risolverla con un compromesso, oramai è difficile soprattutto perché Papasso si è sparato tutte le cartucce tra assunzioni e nomine e le promesse di eventuali posti di lavoro o favori non sembrano più un’arma efficace, essendo rimaste solo le briciole.
Finché c’era Papasso in persona, lui aveva il potere di tenere tutto sotto controllo. Ma ora che lui non c’è più, la situazione è cambiata totalmente. Tutti si sentono autorizzati ad avanzare le proprie candidature e non sarebbe nemmeno giusto che chi ha sempre lavorato per tenere la baracca in piedi, chi ha sostenuto le difficoltà e si è esposto pubblicamente, deve candidarsi ogni volta da consigliere comunale e fare sempre da supporto agli altri. La situazione di oggi, però, è anche figlia di un errore di strategia del sindaco. Per la sua forte testardaggine nell’essere sempre al centro dell’attenzione, non ha mai voluto mettere uomini suoi in posizioni strategiche, come in Provincia o all’Anci, provocando oggi un vuoto politico che ora sta pagando a caro prezzo.
Chi come l’assessore Fasanella (382 voti), l’assessore Bianchi (350 voti), il presidente del Consiglio Notaristefano (339 voti) o il vicesindaco Mungo (nomi molto più apprezzati dai i consiglieri comunali), che hanno sempre racimolato voti mettendoci la faccia ad ogni tornata elettorale dal 2012, è giusto che in questo momento stanno avanzando e pretendono la loro candidatura, lavorando anche sotto traccia ed andando anche a muso duro contro Papasso (e la sua candidata Gaudiano), perché è raccapricciante che ancora detti legge se lui personalmente è fuori dai giochi. Forse pensa di poterli trattare ancora da burattini così poi da essere nominato vicesindaco o assessore ai lavori pubblici? Il loro turno quando arriverà?
Chi lo ha sostenuto dal 2012 (e sono 13 anni), ora finalmente ha tutte le capacità per poter camminare da solo senza che per forza ci sia lui dietro. È tempo che qualcuno gli faccia capire che anche in politica, così come nel ciclo della vita umana, si nasce, si cresce e si muore. Non può essere sempre un affanno a cercare un posticino per impiegare il suo tempo. Anche loro che hanno governato per 10 anni faranno uscire il candidato un mese prima delle elezioni, a dimostrazione che negli anni “o Papasso o niente”.
Alla fine si sceglierà quello più manovrabile, che esegue alla lettera ciò che gli viene imposto e per ora l’identikit perfetto è Carmen Gaudiano. A confermare il disegno, è proprio l’ultimo consiglio comunale in cui lei stessa ha affermato “che non capisco di bilancio ma mi fido di Papasso e lo voto positivamente”. Alla faccia secondo cui “il consigliere comunale ha il dovere di indirizzo e di controllo politico-amministrativo dell’ente locale”. Mi viene da piangere al pensiero che stanno occupando gli stessi posti di gente come Di Benedetto, Toscano, Bloise, Peruzzi, D’Elia o del senatore Frasca… Si preannunciano scontri durissimi ed ancora siamo soltanto a fine dicembre.
Lettera firmata









