Cosenza. Achille Lauro, dov’è finita la “rivoluzione”? Canzoni, valore di mercato, X Factor e moda

Facciamo una doverosa premessa: noi non ce l’abbiamo con Achille Lauro, non abbiamo niente di personale con lui e men che meno con i suoi fan. I suoi testi sono il “nulla cosmico”… Ce l’abbiamo con chi ha voluto portarlo qui ovvero i guappi di cartone che stanno intorno a Nicola Adamo travestito da… Franz Caruso, il sindaco più massone d’Italia. Se l’anno scorso nessuno ha potuto dire niente perché c’era Giorgia, grandissima cantante, quest’anno abbiamo tutto il diritto di “sbroccare” perché Lauro, sì insomma Achille, non è proprio un artista impeccabile. E i siti specializzati non gliele mandano a dire…

di Maria Francesca Troisi e Otto De Ambrogi

Fonte: mowmag (https://mowmag.com/culture/achille-lauro-dov-e-finita-la-rivoluzione-canzoni-valore-di-mercato-x-factor-e-moda-tutto-quello-che-non-sapete-sulla-rockstar)

Avevamo lasciato Achille Lauro sul palco del concertone del 1° maggio, un’apparizione che sembrava voler mettere una pezza su mesi complicati. Dal live di Capodanno cancellato all’ultimo minuto per biglietti invenduti (a Cosenza oggi non corre il rischio perché è tutto aggratis, pagano i cosentini… https://www.iacchite.blog/cosenza-breve-storia-triste-dellultimo-capodanno-saltato-di-achille-lauro/), alle accuse di plagio per il docufilm “Ragazzi madre: L’Iliade”, fino ai conti in rosso della sua società, la De Marinis srl, con un passivo di 230 mila euro. Ma la sua stella – o per meglio dire stellina – non sembra essersi spenta. Anzi, pare che fallire e ricominciare sia diventata la sua specialità, o forse è solo una cocciutaggine diabolica. E così, con il supporto della Warner, si è garantito una poltrona come giudice dietro il bancone di X-Factor, un talent ormai in declino, che non sa più che pesci pigliare per ritrovare lo smalto di un tempo. Qui, ironicamente, sarà chiamato a giudicare altri talenti canterini.

Non contento di questa nuova avventura televisiva, il performer romano si è lanciato in un tour estivo, cercando di renderlo più appetibile ai pochi fedeli rimasti. Per farlo, ha richiamato Boss Doms, il polistrumentista da cui pensava di potersi separare, ma che ora si rivela una scelta obbligata. Ma come stanno andando davvero questi concerti? Alcuni articoli, forse troppo ottimisti, parlano di un Lauro pronto a riabbracciare il suo pubblico città per città. Ma quale pubblico, esattamente? Le immagini parlano chiaro.

Prendiamo la data di Catania: alle 21:12, dieci minuti dopo l’orario previsto per l’inizio, la platea era quasi vuota. Non è andata meglio a Baia Domizia, in provincia di Caserta, dove persino i pochi presenti hanno commentato con ironia: “pochi ma buoni”.  X-Factor gli ha dato una mano a “recuperare”, Carlo Conti l’ha imbarcato tra i “trenta! (!) di Sanremo ma proprio all’Ariston c’è chi teme una nuova pesante “caduta” del Nostro… E non è finita qui. 

In molti non hanno dimenticato che appena un anno fa i suoi sostenitori dicevano: finalmente il sogno si è avverato. I tanto attesi stadi che sarebbero dovuti arrivare per Achille Lauro nel 2023, hanno tardato un po’ ma sono arrivati: stadio di Cortona e stadio di Potenza. Con uno sforzo immane finalmente l’artista che avrebbe dovuto rivoluzionare la musica, poi la moda, poi il settore immobiliare e quello degli yacht e delle app per la misurazione dei vestiti, il museo virtuale, le coltivazioni acquaponiche, dopo aver realizzato tutti i progetti con eccellenti risultati è approdato anche agli stadi.

Mica come Sfera Ebasta, con cui iniziò in Roccia Music e che si è dovuto accontentare di fare una data a San Siro. Certo ha dovuto lasciare qualche pezzo per strada per traguardare un risultato che fa tremare la concorrenza: ha dovuto lasciare a casa la famosa super band ritornando al passato con la consolle da trapper e l’aggiunta del batterista che alla fine più che suonare mette in audio le sequenze dei brani. I brani: tutta musica nuova?

Praticamente il solito medley che continua a cantare in tutte le salse in barba al suo ultimo brano che, badate bene, ha raggiunto solo 8 milioni di views nonostante una spinta radiofonica e di partecipazioni e presenze tv mai viste prima. Milioni più o meno quanto altri brani hanno fatto in una settimana.

Ma si sa: Achille Lauro è uno “sperimentatore” e noi aspettiamo che l’esperimento finisca per capire cosa ha prodotto. Finora anche rifugiandosi in feat ammiccanti con i più giovani, risultati non ne sono venuti. Forse perché troppo indaffarato a non smentire quello che si legge sul suo Wikipedia circa il fatto che il suo valore artistico si attesta intorno a 15 milioni di euro. Certo a leggere i bilanci delle sue società (bilanci pubblici e consultabili da chiunque) di questa valorizzazione non v’è traccia. Anzi. C’è da correre e correre molto per traguardare cifre molto ma molto più basse dei 15 milioni di valore. Ma il manager Giambattista De Stefani, cugino che ha grande esperienza nella gestione d’impresa (abbiamo cercato riscontri ma non se ne trovano) sa il fatto suo. Ha grande esperienza discografica tanto da dedicarsi anche alla gestione di Boss Doms.

Boss Doms e Achille Lauro
Boss Doms e Achille Lauro

Conosce le tecniche per preparare aperitivi e sa ben consigliare i locali dove trascorrere serate mondane. Quindi il risultato è garantito. Nel frattempo però, oltre la ricomparsa di Boss Doms che nel 2019 fu immotivatamente (almeno dal punto di vista pubblico) allontanato è scomparsa anche, a quanto si legge da Linkedin, Francesca Limardo, fedele compagna di avventura, specie nell’anno dell’Eurovision e successivamente alle dimissioni dell’ex manager Angelo Calculli.

E Giorgia Barletta? Anche lei espulsa nel 2019 e ricomparsa nel 2022, ha modificato la sua pagina social togliendo la dicitura “Achille Idol Management”. E poi ancora: che fine ha fatto la magica tutina? Che fine ha fatto Doom? Con lui adesso lavora una ex dipendente Doom.

Che fine ha fatto Stefano Clessi e i rivoluzionari brani che il trio Michelangelo, Antonacci e Simonetta avrebbero dovuto comporre e produrre per il Divo della canzone italiana? Che fine ha fatto la Superband che pareva essere indissolubile braccio armato sui palchi? E il museo virtuale directed by Lauro? Bisognerebbe andare a Chi l’ha visto? Certo però nel frattempo è cresciuta la presenza nei festival con lineup del calibro di Clara e Alfa, nelle piazze, nei festival radio come Battiti e Rds, anche se assente dal Festival di Radio Z, evento forse un tantino più importante degli altri. Ma dai, lo rivedremo a parlare di ragazzi che partoriscono con Salmo e Gemitaiz, nel Live di Tropico: insomma tutte cose nuove, innovative, che rivoluzioneranno la musica italiana.

E poi a giudicare i ragazzi a X Factor: abbiamo ascoltato centinaia di volte la solita frase su “bisogna fallire”, “bisogna sognare e inseguire e perseguire i propri sogni”. Ma il format è logoro: ormai vive, anzi sopravvive, solo in Italia. E’ stato bellissimo ascoltare i suoi concetti che espressi in italiano e non in romano prendono forme così curiose da poter davvero trasformare il format in un programma tipo Zelig…

Nel frattempo magari, dopo l’intervista rilasciata al Bsmt di Gianluca Gazzoli sul suo “incredibile” rapporto di amicizia con Vasco Rossi (questa sì che è una novità) continuerà a guardare proprio a Vasco per, diciamo così, “ispirarsi” e scrivere canzoni come “Solo Noi” o “Femmina” effettivamente un po’ troppo ispirate, nell’attesa di vederli insieme sul palco con Gotribe alla consolle e con Vince Pastano a passeggiare sulla riviera romagnola. Dio ci guardi bene dal farlo accadere. E i 15 milioni, nel frattempo, potrebbero restare solo “il valore enciclopedico” di Wikipedia, nell’attesa di conoscere il valore dei suoi nuovi contratti discografici e live. Magari adesso che frequenta Della Valle, strizza l’occhio a Schiaparelli e mira a una partnership con Golden Goose, vale la pena forse puntare alla moda e lasciar perdere la musica? Quien sabe… 

2 – (fine)