Chi governa davvero San Giovanni in Fiore? Il mistero di un potere nascosto
San Giovanni in Fiore è sempre stata una comunità vivace e attenta alla gestione del bene comune, ma da qualche tempo serpeggia tra i cittadini una domanda inquietante: chi governa realmente la città? La figura di Rosaria Succurro, attuale sindaco, appare sempre più come una marionetta nelle mani di qualcun altro, un regista occulto che sembra dettare le sue mosse da dietro le quinte. E quel “qualcun altro” pare essere proprio il marito della prima cittadina, Marco Ambrogio detto Marco a ‘mbroglia.
Si narra che quest’uomo, originario di Donnici, piccola frazione della provincia di Cosenza, abbia preso in mano le redini del potere locale, dirigendo le sorti del Comune dalla sicurezza delle sue stanze private, nel palazzo comunale. Un potere discreto, silenzioso, ma che secondo alcuni esercita un’influenza tutt’altro che benevola. Pare che le sue decisioni favoriscano solo una ristretta cerchia di intimi, persone che, senza il suo appoggio, faticherebbero a mantenersi autonomamente.
Negli ultimi mesi, però, si parla addirittura di atteggiamenti autoritari e pressioni. I sangiovannesi, tradizionalmente combattivi quando si tratta di difendere i propri diritti, sembrano aver cambiato atteggiamento: chi un tempo gridava ora tace. Secondo le voci che circolano per le strade della città, le persone sarebbero intimorite da questo individuo, descritto come un manipolatore dall’aspetto inquietante e dal comportamento autoritario.
Un potere che non risparmia neanche la moglie. Rosaria Succurro appare spesso rigida e fredda nei suoi interventi pubblici, quasi fosse costretta a seguire un copione dettato da qualcun altro. Ma cosa accadrà alle prossime elezioni? La paura aleggia: si vocifera che potrebbe persino essere chiesto ai cittadini di fotografare il proprio voto come prova per ottenere favori e benefici…
La domanda resta: come ha fatto quest’uomo, accolto con benevolenza in una comunità che non è la sua, a trasformarsi in una figura temuta? Se le voci che circolano fossero fondate, saremmo di fronte a un rapporto distorto tra amministratori e cittadini, dove il rispetto è stato soppiantato dalla paura. Ma davvero i sangiovannesi continueranno a tacere e a tollerare una simile situazione?
Tuttavia, rimane un dubbio: è un timore fondato o solo il frutto di chiacchiere ingigantite dal malcontento? Ci auguriamo sinceramente che si tratti di dicerie, di voci infondate alimentate da chi ha interesse a destabilizzare un’amministrazione locale. Non vogliamo, e non possiamo, credere che San Giovanni in Fiore sia caduta in mano a un potere ombra che si muove attraverso manipolazione e intimidazione. Se così fosse, sarebbe un triste scenario per una città che ha sempre lottato per la propria dignità e libertà.
Per ora, resta il beneficio del dubbio. Ma resta anche l’urgenza di avere risposte chiare, perché quando la paura soffoca la verità, l’unico antidoto è il coraggio di chi non si arrende a vivere nell’ombra di un potere invisibile.