Col passare dei giorni emergono nuovi particolari sulla tragica morte di Serafino Congi, spirato in ambulanza per arresto cardiaco mentre lo stavano portando all’ospedale dell’Annunziata di Cosenza dopo aver atteso per ben tre ore nel Pronto soccorso di San Giovanni in Fiore.
Abbiamo appreso da fonti autorevoli che il direttore sanitario facente funzioni del presidio ospedaliero sangiovannese, Antonio Nicoletti, quel giorno maledetto, pare fosse in ospedale. Era davvero in ospedale e nonostante fosse stato chiamato non ha inteso andare in Pronto soccorso? Fino ad oggi Nicoletti si è guardato bene dal proferire parola sulla triste vicenda del povero Serafino. Come mai, se davvero era stato informato, non è andato a dare manforte alla sola dottoressa che era di turno? Eventualmente non poteva mettersi nell’ambulanza e arrivare insieme al paziente a Cosenza? Oppure: non poteva rimanere in Pronto soccorso e far salire sull’ambulanza la dottoressa di turno dandole il cambio? Sono tutte circostanze che l’inchiesta della procura dovrà accertare. Ben sapendo che più che una procura abbiamo… un porto delle nebbie che da decenni “tutela” tutti – nessuno escluso – i medici accusati di malasanità.
In questi ultimi anni il dottor Antonio Nicoletti ha pensato solo a fare soldi: come la stragrande maggioranza dei suoi colleghi, sia chiaro. Con i vaccini, in coppia con il presidente del consiglio comunale, Peppino Bitonti, zerbino della sindaca, hanno fatto coppia e pare abbiano incassato parecchie decine di migliaia di euro a testa. Quando c’è il dio denaro tutto fa brodo.
Il direttore facente funzioni è ormai diventato il padrone dell’ospedale. Ha fatto ridurre il nosocomio cittadino a un lazzaretto. Da tre anni la medicina è stata ridotta da venti posti letto a dieci senza che lui dicesse una parola. La regina squallida e Marco a ‘mbroglia gli hanno dettato la linea e lui obbedisce. Per far vedere la sua obbedienza ha partecipato, vicino alla sindaca, all’ultima manifestazione del Santo Patrono. Non partecipava ad una processione da quando era sindaco.
Da mesi è arrivato un ecografo di ultima generazione e se lo tiene chiuso in una stanza. Non lo fa usare ai suoi colleghi. Qual è il motivo? Il direttore generale, Graziano Straflaria, lo sa o fa finta di non saperlo?