Lamezia, per i tentati omicidi di Morello e Saladino la DDA ferma “Ciccuzzu”

Angelo Francesco Paradiso detto "Ciccuzzu"

“Fatta luce sui tentativi di omicidio di Giuseppe Morello e Pasquale Saladino avvenuti rispettivamente nel novembre  e dicembre del 2011 a Lamezia Terme. Le indagini condotte durante questi anni hanno permesso di individuare gli esecutori del gesto criminale nonché di inquadrare il contesto in cui l’evento maturò”.

Lo ha detto il procuratore aggiunto della DDA di Catanzaro Giovanni Bombardieri nel corso della conferenza stampa svoltasi a Lamezia.

Bombardieri
Bombardieri

I carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Catanzaro e della Compagnia di Lamezia Terme hanno notificato un fermo di indiziato di delitto nei confronti di Angelo Francesco Paradiso, detto “Ciccuzzu”, 30 anni, emesso dalla DDA di Catanzaro per i reati di tentato omicidio in concorso premeditato aggravato dalle modalità mafiose.

Paradiso avrebbe programmato, organizzato e direttamente compiuto le diverse azioni delittuose in cui tra l’altro, rimase ferito anche un bambino.

Dopo gli agguati ai danni di Saladino e Morello le indagini condotte dai carabinieri della compagnia di Lamezia Terme e del comando provinciale di Catanzaro già conducevano verso Francesco Paradiso.

In seguito, alle indagini si sono aggiunte le dichiarazioni di collaboratori come lo stesso Umberto Egidio Muraca e Luciano Arzente.  Tra l’altro la pistola usata per gli agguati dell’autunno 2011 è compatibile con una serie di atti intimidatori compiuti nello steso anno ai danni di esercizi commerciali di Lamezia Terme: contro il bar Millennium, il negozio Outlet e Outlet, la pizzeria di Rocca Annamaria, un negozio di abbigliamento e altri.