Vibo, il muro di cemento e l’urbanistica moderna: “Strica strica ca nesci”

di Rocco Tripodi

C’è  ancora chi come me, molto avanti negli anni, ha memoria di quando per diventare progettista e urbanista, bisognava USCIRE dalle Facoltà  di Ingegneria o di Architettura?

Oggi si ha l’impressione che non sia più così. Queste figure professionali, ingegneri e architetti, infatti, protagonisti isterici della capillare rigenerazione della città, sembrano USCIRE da una LAMPADA MAGICA, come si conviene a degli autentici GENI, in grado di sperimentare progetti sconcertanti, per quanto estremi e radicali. Ne è  un esempio illuminante il cantiere in quella che da tutti è  conosciuta come la Piazza del Consorzio a Vibo Valentia. E, in particolare, un’ardita installazione, che per azzardo e avvenirismo, va oltre il concetto di Contemporaneità Postmoderna, e si colloca legittimamente nel più recente movimento di Altermodernismo che licenzia il Postmodernismo, riducendolo a semplice scia dell’inattuale Modernismo.

Questo succede a Vibo Valentia, territorio da sempre fertile per la maturazione di grandi rivoluzioni. L’opera in questione recupera l’essenziale e il sostanziale (da tempo trascurati) e si sviluppa orizzontalmente, comunicando stabile continuità e rigore materico, attraverso l’uso di materiale rivoluzionario (PIETRA DI PREGIO, come lo definirebbe la consigliera comunale Carmen Corrado), a cui viene data nuova vita e riconosciuta la giusta nobiltà sperimentando queste visionarie forme prestampate: il CEMENTO. Per molti un azzardo. Per tanti altri, un dovuto riconoscimento alla umile quotidiana fatica del Manovale. Un MURO Imponente, alto circa 2 metri e lungo 20.

Un bel MURAZZO reso necessario, per ospitare una scritta accattivante per un piacevole soggiorno: BENVENUTI NELLA CITTÀ DI VIBO VALENTIA. Solo a scriverlo, i succhi gastrici hanno così fortemente rumoreggiato, come se si fossero trovati improvvisamente, nella biblioteca comunale, faccia a faccia con (parlando con creanza) Ignazio Larussa.

GENIALE! A Vibo si usa come simbolo di accoglienza, per i milioni di turisti che si prevede arriveranno da v.le della  Pace, una BARRIERA IN CEMENTO ARMATO. La più  efficace presentazione di una Comunità che vuole promuovere, verso chi entra, una identità  moderna, aperta, green e soprattutto inclusiva. Siamo stati addirittura capaci di anticipare la cinica deriva verso una civiltà  putrida, della politica dell’accoglienza trum piana, attraverso una simbologia ambigua e subdola.

È  un progetto varato dalla Giunta LimardoSpettacolo uscente, forse ispirata dal Colonizzatore padano che, così come è convinto che il ponte (che mai vedrà la luce) richiamerà vagonate di turisti, stessa cosa pronostica per il MURO più attrattivo mai costruito dall’uomo. Muro che comporterà come prima conseguenza, quella di nascondere alla vista di chi entra, un delizioso, raccolto e piacevolmente disordinato boschetto di diciotto pini marittimi, anche questo (tremate) cantierizzato a causa di questa funesta iattura che è stato il PNRR (Piano Nefasto Rimescolamento e Rattoppi). Un altro sito sacrificato sull’altare del DEFECALSTYLE di cui sono portatori malati i nuovi progettisti usciti, STRICANDO STRICANDO, dalla LAMPADA MAGICA. In conseguenza di ciò, con un occhio al recente passato, dove il solo tempestivo intervento del SindacoAggarbatuni è  stato l’abbattimento di 16 alberi ad alto fusto, dopo la perizia di un agronomo costataci 14.000 euro, è  facile ipotizzare che, con altri 14.000 euro (ci farà  un piccolo sconto trattandosi di 18 e non 16 alberi), condanneranno a giusta morte anche il boschetto per fare spazio a sempre più fantasiose esercitazioni di ingegneria creativa.

Io, senza titoli, tranne (come altre volte raccontato) il grado negli Scout di Vicecaposquadriglia nell’infanzia e una stentata cultura underground di infimo stato di conservazione, mi ero permesso di segnalare, durante l’amministrazione Costa, che durante i lavori di rifacimento dell’ampio parcheggio all’ingresso del Parco delle Rimembranze, era stato irresponsabilmente reso inagibile uno spazio strategico riservato alla sosta dei camper, con approvvigionamento d’acqua e griglia per la raccolta delle acque reflue, sospendendo così  un servizio che lo stesso Comune pubblicizzava sul vademecum ufficiale dell’associazione Camperisti. Anche in quel caso, pur trattandosi della richiesta d’intervento a costo zero, se la sono passata di mano in mano e di altro in altro, per oltre 9 piani di morbidezza. Ora diranno: Ma adesso, dove va a sbattere con la testa questo scassagioielli?

Allora, se c’era questa improcrastinabile urgenza di bruciare dei soldi (visto che dovremo restituirli), invece di un monumento di cemento armato all’INCIVILTA`, avrei riproposto questo utile e moderno servizio per una categoria di viaggiatori sempre in crescita, i camperisti, utilizzando la prima parte del boschetto, che, già  per la sua frescura e piacevolezza naturale, offre un ristoro gradevole, pratico e di straordinaria utilità per i fruitori, con certo, positivo ritorno pubblicitario per la città. Ma sicuramente mi avrebbero consigliato di cercarmi un ben riparato campo di cetrioli dove accomodarmi pazientemente e meglio riformulare la domanda con allegata copia della laurea in “STRICA STRICA CA NESCI”, rilasciata dalla facoltà di GENI delle LAMPADE MAGICHE dell’università di Pechino.

Geniali! Non finiranno mai di STUPIRCI. Non posso non ricordare, però, che uno dei più  Grandi conquistatori nonché ispiratore e committente di opere di irripetibile splendore,  Federico ll, è un GENIO passato alla storia, non solo come STUPOR MUNDI, ma anche perché, meschino, è  morto di dissenteria.