La voce del padrone (di Gioacchino Criaco)

La voce del padrone

di Gioacchino Criaco

500 miliardi in terre rare, l’Ucraina (il suo presidente) è d’accordo sul prezzo da pagare all’America per la difesa del suo territorio (di quel che resta dopo tre anni d tragedia). E anche gli europei dovranno sborsare miliardi, magari in forma di acquisti a prezzi non proprio di favore. E dazi e dazi e dazi. E il Messico e il Canada in procinto di divenire astri del firmamento trumpiano. La verde Groenlandia con un futuro a stelle strisce. I palestinesi da accollare ai paesi vassalli per portare Miami Beach in riva al Mediterraneo.
Neanche nel delirio più possente, del più folle dei complottisti,si sarebbe potuto delineare un’anima così malvagia nel petto della già più grande democrazia del mondo. E tutti si sarebbero immaginati i soliti sussurri nelle orecchie dei finti liberi, per fingere decisioni e occultare ordini. Invece, alla fine, smettendo il gioco di poliziotto buono e sbirro, tra dem e rep, tuona senza alibi la voce del padrone. E tutti buoni e zitti per non rischiare l’angolo, la punizione.