Ritengo gravissima un’eventuale adesione sindacale alla manifestazione del 15 marzo lanciata da Repubblica (per la felicità dell’industria bellica ed a discapito di salari,servizi e diritti);
penso che non sia un’ideologia a spingere la manifestazione del 15 marzo. Già sarebbe qualcosa con la quale, se lo si vuole, potersi confrontare da una posizione diversa. Temo invece si tratti di un tatticismo sconsiderato in assenza di riflessioni. Parte una parola d’ordine dal quotidiano La Repubblica, anch’essa sconsiderata, e subito si mette in moto la macchina “da guerra” (e stavolta non è un modo di dire ma la realtà, purtroppo) di aggregazioni che da decenni si definiscono di sinistra e non lo sono. Mai una manifestazione pro Europa o, meglio, pro Unione Europea, è stata più avventata, inopportuna, pericolosa.
In questa fase si deve tacere, riflettere, far funzionare la testa. E invece chi manifesterà firmerà letteralmente una cambiale in bianco, mettendo a repentaglio intanto vite umane, e insieme libertà, diritti, ambiente. Una follia. Del resto, questo nel tempo si è preparato e ora siamo alla fase estrema. Bisogna disertare quella piazza.
Bisogna DISERTARE in pace e in guerra!
Chi scenderà in piazza va ritenuto corresponsabile delle tragedie del recente passato e di quelle che si vanno delineando negli scenari futuri.
Mimì De Paola –
AG CGIL Cosenza









