Cetraro. Le comiche continuano. Questa volta tocca a Italia (Morta) Viva
A Cetraro é una comica al giorno. L’ultima è arrivata ieri sera dopo 10 minuti dall’inizio di una riunione di partiti politici che sembravano ad una seduta di psicoanalisi. Il meglio di sé lo ha dato il partito dell’ebetino di Firenze, Matteo Renzi. Raccogliendo un cavillo venuto fuori da una discussione appena aperta, i rappresentanti di Italia (Morta) Viva sono fuggiti via annunciando di lasciare le trattative. E sapete cosa hanno fatto questi scappati di casa? Proprio per non far vedere che era tutto preparato hanno lasciato traccia dappertutto. A cominciare dal fatto semplice che per redigere un documento anche molto articolato – a patto che non ci si rivolga all’intelligenza artificiale – serve un po’ di tempo tranne che non si sia in presenza di geni e questo non ci sembra proprio. Ai signori di IV di Cetraro é bastato uscire dal portone dei locali che ospitava la riunione che il documento era già pubblicato. Roba proprio da dilettanti allo sbaraglio!
Pensavano di essere furbi, ma non hanno calcolato bene i tempi provocando ilarità tra tutti gli altri.
Perché a Cetraro c’è da ridere ma anche da piangere.
É da tempo che stiamo seguendo le vicende di Cetraro. Una comunità strangolata dalla ‘ndrangheta di cui nessuno parla che ha il peggiore personale politico se si pensa che 4 persone hanno governato l’ultimo anno di amministrazione cittadina. Con la complicità delle minoranze che avrebbero dovuto prenderli a calci nel sedere e che invece hanno dovuto attendere che sbottasse Don Masino Cesareo per decretarne il ritorno a casa. Una vergogna che solo a Cetraro si è vista con la complicità del Partito Democratico dove probabilmente i 4 seguaci (perché questi sono) dell’ebetino andranno a trovare rifugio.
Ma questa è la parte comica perché quella tragica è tutt’altra. Continueremo a seguire le vicende di Cetraro e nei prossimi giorni vi daremo conto dei trasversalismi ripugnanti che sono in corso alimentati sempre dai soliti noti che vorrebbero condizionare la politica e le libere scelte.