Ponte, a Villa esposte le ragioni del ‘no’: “Insostenibile sotto ogni profilo”

Esperti, amministratori, istituzioni e le principali associazioni ambientaliste a confronto sulle criticità del progetto Ponte per l’appuntamento “Una questione di buon senso” che si è sviluppato «tra un interesse nazionale presunto, impatti ambientali certi e conti che non tornano». A Villa, ospitati dall’Ipalbtur “G. Trecroci”, sono stati Greenpeace, Legambiente, Lipu, Wwf, movimento “No Ponte Calabria” e diverse voci ad alternarsi in due sessioni di dialogo.
Dal presidente del Centro Studi Wwf, Gaetano Benedetto («Oltre l’apparenza di presunti interessi nazionali e del parere positivo Via») a Giorgio Berardi, consigliere nazionale Lipu, per l’impatto sull’avifauna. E poi i docenti universitari Domenico Gattuso («Serve davvero?») e Domenico Marino, l’avvocata Aurora Notarianni, con un focus sui contenziosi in essere e i cosiddetti “Iropi”, Paolo Nuvolone, ingegnere consulente a titolo gratuito del Comune villese e i suoi studi in materia geologica, le riflessioni di Anna Parretta per Legambiente in un unicum che ha portato a definire l’opera «insostenibile sotto ogni profilo», economico e ambientale in primis.

Ad aprire la parte successiva la sindaca Giusy Caminiti, che ha difeso a spada tratta la sua città: “In questo momento storico l’interesse nazionale prioritario è tutelare le comunità locali ed i territori” ha detto l’esponente del Pd scatenando gli applausi della folta platea.

L’interesse nazionale, l’impatto sul territorio e sul futuro della città, lo sviluppo diverso che si era immaginato, le preoccupazioni, al di là del sì o del no, non trascurando la più recente attualità, hanno animato anche le considerazioni di Angelo Bonelli, deputato Avs e portavoce di Europa Verde che si è detto “preoccupato” dalle notizie che sono giunte dalle indagini di varie procure e dalle informazioni riservate fornite ai vertici di We Build”, e che ha parlato delle forzature sull’intero iter. “Si sta facendo un’operazione scardinando le leggi e non rispettando il diritto europeo: non dobbiamo mollare”, ha detto Bonelli.

Anche gli annunci che si sono susseguiti in questi mesi, il mancato protagonismo dei territori nel processo decisionale e la questione delle risorse decurtate hanno trovato spazio attraverso l’intervento del sindaco di Reggio Giuseppe Falcomatà. Dal fronte “No Ponte Calabria” le parole di Giovanni Cordova, docente di Antropologia all’Università Federico II, che ha fornito un’analisi molto ampia sulle negatività che il Ponte rappresenterebbe nell’ottica del concetto di comunità.

Per la Filt Cgil era presente in riva allo Stretto il segretario nazionale Amedeo D’Alessio, il quale ha rimarcato che “sono saltati tutti i procedimenti previsti dalla normativa nazionale”. Il sindaco di Campo Calabro Sandro Regasto, dal canto suo, ha evidenziato come sia stata sottratta ai territori la richiesta di dialogo a fronte di un impatto anche sociale dell’infrastruttura… Fonte: Gazzetta del Sud