Cassano 2025. Anche la Diocesi ha smascherato Papasso: basta campagna elettorale “usando” la chiesa

A Cassano Ionio, in piena campagna elettorale, i parroci della città ionica sono stati praticamente costretti a diffondere un comunicato nel quale “bastonano” un personaggio politico del quale non fanno il nome per aver cercato di trarre vantaggio dalla sua partecipazione ad alcune iniziative. Il personaggio è il sindaco uscente Gianni Papasso – lo sanno anche i bambini – che ha candidato per la sua successione una sua fedelissima, la quale tuttavia è ad altissimo rischio sconfitta. E anche questo lo sanno anche i ragazzini… Ma per farvi capire meglio cosa sta accadendo partiamo dal comunicato ufficiale dei parroci.

I Parroci del Comune di Cassano Allo Ionio

Il pellegrinaggio del Crocifisso che, per tradizione, nelle Parrocchie del Comune di Cassano Allo Ionio avviene in concomitanza del Giubileo Ordinario, rappresenta un tempo di grazia e di profonda spiritualità. Attraverso la venerazione del nostro storico e prezioso simulacro, siamo tutti chiamati a riscoprire, nella verità, l’incontro personale con Gesù Cristo, crocifisso e risorto, cuore pulsante della nostra fede.
Quest’anno, il pellegrinaggio si svolge in un tempo particolare, coincidente con la campagna elettorale in corso. Per questo motivo, come sacerdoti delle comunità parrocchiali del Comune di Cassano Allo Ionio, sentiamo il dovere di ribadire con chiarezza la nostra estraneità a qualsiasi dinamica politica o elettorale.

In nome del Crocifisso che, come pellegrino tra le nostre comunità, ci invita a rimettere Dio al centro della nostra vita personale e sociale, chiediamo con rispetto e fermezza a tutti coloro impegnati nella competizione elettorale di astenersi da qualsiasi forma, diretta o indiretta, di strumentalizzazione di questo momento sacro.
Il pellegrinaggio proseguirà con la stessa intensità spirituale, nella speranza che questo nostro comunicato venga accolto non come segno di divisione, ma come espressione di un desiderio autentico di unità: quella unità che nasce dalla fede e si costruisce attorno al segno eterno della Croce, che unisce, guarisce e salva.

Fin qui i parroci e a questo punto consentiteci qualche considerazione.

Una figuraccia del genere la Città di Cassano non l’aveva mai fatta. Se consideriamo che la Diocesi di Cassano conta ventidue comuni, non era mai successo che i parroci prendessero posizioni chiare verso la classe politica in campagna elettorale.
Eppure è dovuto succedere proprio a Cassano, dove da qualche tempo la Chiesa era diventata un’agorà della politica.

Dall’assessorato ai rapporti con la chiesa, passando da fantomatiche associazioni di paesi con lo stesso santo patrono, le passerelle in questi anni sono state molteplici al punto tale che nelle ultime festività religiose i primi banchi della chiesa avevano addirittura il posto riservato, come funziona al teatro. Una scena raccapricciante, tenuto conto che molta gente va in chiesa perché ci crede ed ha fatto dell’umiltà e della semplicità uno stile di vita.
Ma tornando alle passerelle, proprio recentemente, durante lo svolgimento delle tradizioni quaresimali, cioè quelle tradizioni modificate dalla Chiesa locale nel totale silenzio dell’amministrazione comunale che ha accettato queste modifiche senza proferire alcuna parola, il sindaco Papasso e tutto il suo entourage ha sostato sull’altare maggiore per tutta la funzione del giovedì santo, anzi, si è trattenuto sull’altare anche dopo, durante il tradizionale saluto del popolo all’effige della Madonna Addolorata.
In pratica, la gente, prima doveva salutare la Madonna, poi doveva salutare lui e la sua claque.

Passa la quaresima, inizia il giubileo del Santissimo Crocifisso. Ed anche in questa occasione il prode Papasso non perde tempo per trovarsi un posticino in prima fila. Solo che il giubileo coincide con la campagna elettorale ed i preti, giustamente, si sono incazzati.
E così, presa carta e penna, hanno scritto a tutti i candidati invitandoli “a nome del Crocifisso …ad astenersi da qualsiasi forma, diretta o indiretta, di strumentalizzazione di questo momento sacro”. E tutto quello che abbiamo pubblicato sopra…
“Per questo motivo, come sacerdoti delle comunità parrocchiali del Comune di Cassano Allo Ionio, sentiamo il dovere di ribadire con chiarezza la nostra estraneità a qualsiasi dinamica politica o elettorale”.
Un messaggio forte soprattutto a chi, in tempi non sospetti, ha fatto della sua laicità una battaglia, affermando spesso la sua lontananza dalla pratica religiosa.
Un messaggio chiaro, che comunque mette in cattiva luce la Città di Cassano nei confronti degli altri comuni della Diocesi, dove comunque le processioni non vengono strumentalizzate dalla classe politica.