Lo scenario politico di Crosia continua a essere scosso da scandali e polemiche che coinvolgono direttamente l’amministrazione Aiello e si allargano a qualche furbacchione che si maschera con simboli pseudoindipendenti.
Partiamo dal caso Bocchigliero-Crosia-Campana: favoritismi e conflitti d’interesse.
A gettare ulteriore benzina sul fuoco è lo scandalo che coinvolge il sindaco di Crosia e il comune di Bocchigliero. E non è certo una novità…
CROSIA, INTRECCI DI POTERE (https://www.iacchite.blog/lettere-a-iacchite-crosia-incarichi-tecnici-e-intrecci-di-potere-mentre-il-paese-soffre/)
Qui, un incarico è stato assegnato al marito del sindaco di Crosia da parte di un suo assessore, l’ingegnere Giuseppe Pedace, che sembra essere al centro di un fitto intreccio di favoritismi.
Ma non è tutto e qui passiamo alle “novità”: due determine pubblicate nell’albo pretorio di Crosia mostrano affidamenti a ditte già coinvolte in incarichi assegnati a Campana, dove Pedace ricopre il ruolo di responsabile dell’area tecnica.
Le ditte in questione? Una di Mandatoriccio e un’altra di Santa Sofia d’Epiro, preferite alle imprese locali. Coincidenze? Difficile crederlo, considerando il sorprendente asse creato tra Crosia, Bocchigliero e Campana, che sembra configurarsi come un sistema ben oliato e tutt’altro che limpido.
Sembra che i lavori idrici siano stati miracolosamente indirizzati alle residenze private dell’assessore Pedace e del vicesindaco De Vico, risolvendo magicamente i loro problemi di approvvigionamento idrico. Mentre numerose famiglie continuano a soffrire per la scarsità d’acqua, questi due, con la collaborazione di ditte “amiche”, si sono assicurati un flusso costante direttamente a casa propria.
E non è finita qui! Di recente è stata annullata una gara d’appalto ed è stata affidata ad un’altra ditta amica.
De Vico, già coinvolto nella vicenda dei rifornimenti di carburante ai mezzi comunali presso la sua stazione di servizio, ora sembra abbia esteso il suo “business” anche a Calabria Verde, probabilmente grazie all’intercessione di Davide Tavernise, vero regista di tutte le operazioni. A quanto pare, anche i lavori sui fossi richiedono rifornimenti presso i distributori “giusti”. Anche per tenersi buono il vicesindaco che da tempo sembra in rottura col sindaco. Infatti nell’ultimo consiglio comunale, guarda caso erano assenti per altri impegni istituzionali sia lui e il presidente del consiglio comunale entrambi legati alla consigliere regionale di fratelli d’Italia Luciana De Francesco.
Ma è bastato poco farli rientrare, tra promesse e altre cose che usciranno fuori a breve.
Nel frattempo, il paese cade a pezzi, le attività commerciali sono in ginocchio, e la stagione estiva si preannuncia disastrosa. L’unica novità? L’installazione di casette commerciali davanti ai locali “scomodi” (quelli che, tra l’altro, pagano regolarmente il canone) e, ciliegina sulla torta, la scritta “Crosia” con i nomi dei nostri beneamati amministratori in bella vista. Una vera attrazione turistica, pronta ad essere immortalata in migliaia di selfie.Venghino signori, venghino! A Mirto di Crosia, tra rubinetti sempre pieni (per alcuni) e selfie con i nomi dei benefattori, il divertimento è assicurato!