COMUNICATO STAMPA LA BASE COSENZA
Falerna: un uomo muore davanti alla guardia medica chiusa. Un’immagine drammatica e simbolica in una Calabria divorata dagli interessi dei privati.
Un uomo si sente male, si reca alla guardia medica di Falerna per chiedere aiuto. Ma non trova nessuno. Nessun medico, nessuna assistenza, nessuna possibilità. Muore lì, in piazza, davanti a una porta chiusa.
Questa non è una tragica eccezione: è il risultato diretto di anni di abbandono, di tagli, di scelte politiche scellerate. In tutti i comuni calabresi, soprattutto i più piccoli, le guardie mediche sono sistematicamente lasciate sguarnite. La popolazione è isolata, privata del diritto fondamentale alla salute.
E mentre si lasciano deserti i presidi pubblici, i fondi alla sanità privata continuano a scorrere senza sosta. Nessuna interruzione, nessun dubbio, nessuna crisi. La priorità è chiara: garantire il profitto, non salvare vite.
Con l’estate alle porte, in località turistiche come Falerna la popolazione triplica. Ma il servizio sanitario resta lo stesso: assente, silenzioso, impotente. È un disastro annunciato. Regione Calabria, ASP di Catanzaro e di tutta la regione, Ministero della Salute: siete responsabili di questo disastro.
Non si può più parlare di mancanze o disorganizzazione: è una precisa volontà politica che mette a rischio la vita delle persone e ci condanna a morte certa.









