Calabria. Se nel Pd si menano, nel M5s è “morta gora”

SE NEL PD SI MENANO, NEL M5S É MORTA GORA

di Pino Tassi

I congressi del Pd sono finiti, i vincitori festeggiano e gli sconfitti si potrebbero consolare con… Stock 84. Come diceva un tempo “Tutto il calcio minuto per minuto” alla radio.
A Cosenza possono festeggiare entrambi i fronti tanto li per uscirne fuori si arriverà al Tribunale internazionale dell’ Aia…

Ora la gente comune non dove preoccuparsi: questa guerra intestina è così incruenta oggi perché tra un anno si vota per le elezioni regionali e tra due anni per le elezioni politiche e si vota pure a Reggio, Crotone e Cosenza. E allora è importante decidere il mazziere, chi dà le carte, chi terrà in mano il carico da undici e così via. Oggi i perdenti minacciano ricorsi e  sfracelli, poi piano piano tornerà il silenzio e ci si preparerà alle prossime elezioni regionali.  Certo, questo “spettacolo” terrà molti potenziali elettori del centrosinistra lontano dalle urne, mentre i fan e i sostenitori di Roberto Occhiuto non mancheranno. Anche se il presidente sta perdendo colpi e come scrivete voi è un po’ cotto ma soprattutto dal “fuoco amico”…

Ma chi se ne importa di Occhiuto, l’importante è che tra un anno  tutte le anime del Pd troveranno un posto in lista e si battaglieranno fino all’ultima preferenza per entrare in Consiglio Regionale. Certo, se poi dovessero spuntarla ad avere Nicola Irto come candidato alla presidenza, BINGO! e chi se ne importa se la gente scappa. In ogni caso per il Pd sarà un successone, perché il Pd  ormai è un contenitore che parla solo ad una fascia consistente ma molto molto ristretta dei calabresi. Nel Pd si trova di tutto e di più, non presenta una lista ma ben 160 liste quanti sono i candidati nelle liste delle varie circoscrizioni. Pensate un po’ che scontro epocale a Cosenza tra il trio Adamo/Bossio/Guccione e Il duo Bevacqua/Iacucci. Pronto a ritornare in campo il duo uomo-donna Bruno Bossio/Guccione, BASTA con questi giovani DEBOSCIATI.

Proprio per tutto questo in Calabria la leadership del centrosinistra è in mano al Pd. Si litigano, si accapigliano, si contano ma poi sono tutti in squadra mentre gli unici che potevano competere con loro nella coalizione hanno accettato un ruolo subalterno.
Siamo alla “morta gora” dei Cinquestelle. Sempre in questi giorni, mentre il Pd dà vita a questo spettacolo litigioso ma “vivo” per i propri fan, il M5S calabrese sta dando vita, si fa per dire, a delle assemblee provinciali. Uno spettacolo avvilente, hanno ideato assemblee con due corsie di dibattito, da una parte discutono i pochi iscritti e, dall’altro lato, nell’assemblea pubblica, si dà vita alla passerella con sindaci, onorevoli e segretari di partiti. Si autocelebrano tra di loro, il deputato loda la coordinatrice che a sua volta loda il consigliere regionale. Dei problemi della gente e della Calabria se ne parla tra di loro o al massimo in Parlamento. Intanto la gente nemmeno li conosce e saranno come al solito  dolori. Roberto Occhiuto con questi avversari deve guardarsi in primis da sé stesso e dalle sue uscite avventate ma soprattutto dai suoi alleati, che gli hanno puntato quella parte rotonda del corpo dove non batte mai il sole… Ripeto le parole di Nanni Moretti: la Sinistra, Avs inclusa, con questi dirigenti  non vincerà mai. E la destra può persino prendersi il lusso di.. impalare il presidente!