Villa Vecchia: 2 milioni e 731 mila euro in 9 mesi. Ma dove sono finiti?
Il 2 settembre 2025 il Comune di Cosenza annunciava ufficialmente l’avvio dei lavori di ristrutturazione della “Villa Vecchia”, per un importo complessivo di 2.731.185,50 euro. Dopo soli nove mesi, il 20 giugno 2025, si è proceduto all’inaugurazione dell’intervento concluso. Un tempo record, che implica una spesa media di oltre 300.000 euro al mese: un cantiere da primato, almeno in termini di velocità e di costi.
Complimenti!
Ma, spontaneamente, sorge una seconda domanda: quante, e quali, opere sono state realizzate per una cifra del genere? Parliamo di circa 91 euro al metro quadrato, su un’area di 30.000 mq di giardino pubblico.
Abbiamo effettuato un sopralluogo. E la prima cosa che ci ha colpito, entrando da Piazza XV Marzo, è un nuovo edificio in cemento, pietre squadrate e infissi neri. Un ibrido tra un infopoint, un ristopub e un cenotafio urbano. Per renderlo meno simile a un monumento funebre, sulla parete verso la piazza è stata installata una rastrelliera verticale con piantine fiorite. Purtroppo, quasi tutte in via d’appassimento.
Al posto del precedente chiosco-bar, semplice ma coerente con lo stile della Villa, ora troviamo un immobile completamente decontestualizzato, che sembra uscito da uno showroom di “apericena design” nella CityLife milanese.
A proposito: a firmare la ristrutturazione è stato l’architetto Marcello Guido, già noto per il controverso “groviglio” in ferro e vetro che sovrasta i ruderi antichi di Piazzetta Toscano.
Proseguendo nella visita, abbiamo trovato aiuole che somigliano a piccoli orti, ghiaia biancastra del tutto estranea ai colori storici della Villa, e una quantità di piantine che non supera – a essere generosi – le 4.000 unità, ben lontana dalle 20.000 annunciate dal consigliere Alimena. Anche qui, la cattiva irrigazione ha già compromesso il verde.
Le vasche e le fontane, tranne una che perde acqua dalla tubatura (allagando parte del viale principale), sono tutte a secco. Le statue presentano una colorazione scura uniforme, che non pare il frutto del tempo, ma di una verniciatura o pellicola protettiva che contrasta con i criteri del restauro, i quali impongono il ripristino del colore originario delle sculture.
Sull’intervento al patrimonio arboreo si è parlato del taglio di alcuni alberi, ma non vi è traccia evidente di nuovi esemplari ad alto fusto. Forse una potatura, forse lo sfoltimento del sottobosco, ma niente di più.
Il laghetto, utilizzato anche per eventi, non è stato restaurato. E, durante un sopralluogo notturno, abbiamo verificato che l’impianto di illuminazione è fuori uso.
L’ingresso di Via Petrarca è ancora circondato da rifiuti, e i muri di cinta esterni sono coperti da graffiti, che dovevano essere rimossi.
Al termine di questa rapida ma significativa visita, la domanda che si impone è:
Com’è possibile aver speso 2.731.185,50 euro per opere così poche, modeste, incoerenti e – soprattutto – mal realizzate?
Ci rivolgiamo direttamente all’Amministrazione Comunale:
Potete, per cortesia, rendere pubblico l’elenco dettagliato delle spese sostenute per ogni singolo intervento della ristrutturazione?
Quanto è costato l’edificio in stile “apericena funerario”?
Quanto è stato speso per le presunte 20.000 piantine?
Quanto è costato il restauro della Statua della Libertà d’Italia in Piazza XV Marzo?
Qual è il dettaglio, voce per voce, della spesa complessiva?
Se non riceveremo risposta pubblica a queste legittime domande, chiederemo accesso agli atti tramite PEC per questa e per tutte le opere finanziate con fondi del Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS) – 90 milioni, più altri 12 milioni aggiuntivi del MiBACT – e, se necessario, ricorreremo al TAR e alla Procura della Repubblica, come già fatto in passato per gli edifici di Corso Umberto e per l’infinita telenovela del Museo di Alarico.
Lo faremo invocando il D. Lgs. n. 33/2013 e il D. Lgs. n. 97/2016, che sanciscono il principio dell’accesso totale ai dati e ai documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni. Perché i cittadini hanno il diritto di sapere come vengono spesi i loro soldi.
Forum Ambientalista Calabria, Radio Ciroma ,Comitato Quartiere Riforma/Rivocati, Usb Cosenza, La base