Per non dimenticare Mario

E’ da tanto tempo che non scrivo su Mario, e qualcuno del PD, nel contestarmi violentemente questo, mi ha detto: perché non scrivi più niente di Occhiuto? Non è che ti sta pagando?

Già, perché a noi di Iacchite’ succede questo: se scriviamo di Tizio del PD ci paga Caio di FI, se scriviamo di Caio dei 5 Stelle ci pagano i Tizi del PD e di FI. E quando non scriviamo né di Tizio del PD né di Caio di FI, vuol dire che ci pagano tutti e due. Ovviamente a fare questo ragionamento sono i nostri pochi detrattori “politici” che pensano di sminuire, o peggio, di nascondere certe verità che scriviamo nei nostri articoli, con questa chiacchiera vecchia come il cucco.

Addirittura il Tizio del PD per avallare questa tesi ha portato come prova due miei articoli che più ironici non si può:  Mario, perdonami –  Mario, mi pento. Che per chi non lo ha già fatto, vi invito a leggerli.

Mario, perdonami (di GdD)

Mario, mi pento (di GdD)

Ritornando a Mario, non ho scritto su di lui, in questo periodo, perché siamo in attesa di sviluppi più concreti su quel che riguarda la sua posizione con la Giustizia. E poi perché non è certo solo Occhiuto ad intrallazzare, come ultimamente abbiamo visto.

Ci dobbiamo anche occupare del PD per i motivi di cui sopra. E di molti altri intrallazzi. Comunque giusto per fare il punto su Occhiuto, siamo in attesa di sapere come finirà la questione debiti. Se pagherà o no di tasca sua i quasi due milioni di euro notificatigli da Equitalia, estinguendo così tutte le cause in cui è coinvolto come terzo pagatore il Comune.

Oppure se arriverà prima qualche sentenza che condanna il Comune a pagare i suoi debiti per mancata “opposizione”, decretandone l’ineleggibilità. C’è poi la questione che riguarda gli avvisi di garanzia ai dirigenti Cucunato e Pecoraro e al suo braccio destro Potestio, per l’affaire “appalti spezzatino”. Cottimi fiduciari e somme urgenze.

Su questo sappiamo con certezza che la procura ha continuato le indagini allargandole anche ad altre ditte oltre a quelle che sono state già oggetto di avvisi di garanzia. Dalla chiusura  di questa inchiesta capiremo anche il ruolo del sindaco.

Si dice in giro che la procura di Cosenza sia pronta per procedere. Sempre la procura di Cosenza, oltre a quella in cui sono stati avvisati gli ex consiglieri Sacco e Mazzuca, ha aperto un’altra inchiesta su un presunto giro di voti comprati alle ultime amministrative. Reati denunciati da Paolini in procura, dove si dice abbia raccontato di situazione verificatesi davanti ai seggi di compravendita di voti, a favore di candidati del sindaco Occhiuto.

A questo va aggiunta l’inchiesta della DDA di Catanzaro sul voto di scambio politico/mafioso, in cui Occhiuto è chiamato in causa da diversi pentiti. Una inchiesta che ultimamente sta avendo molti scossoni. C’è chi vuole portarla avanti e c’è chi vuole fermarla.

In tanti dicono che  presto arriverà a conclusione e che tutte le pressioni esercitate sulla DDA di Catanzaro, sono state rispedite al mittente da Gratteri e da tutti i suoi sostituti. Vedremo se arriverà a conclusione.

Ecco perché ci siamo fermati su Occhiuto, e anche perché da giugno ad oggi pare non abbia ancora combinato altri guai, tranne quello di continuare a fare determine sempre alla stessa ditta per le solite luci.

Restiamo in attesa di sapere come finiranno tutte queste inchieste in corso, che in un modo o nell’altro dovranno, a breve, essere chiuse. Data la loro reale esistenza. E nel mentre ci godiamo l’estate e qualche piccolo blitz per soli malandrini… aspettando che arrivi settembre. Mese in cui ne sapremo di più.

GdD