“Calabria e medici cubani. La Orrico come Tallini, anzi come… Di Maio”

dalla pagina FB di Vittorio Scacco

𝐄 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐟𝐢𝐧𝐞 𝐞̀ 𝐚𝐫𝐫𝐢𝐯𝐚𝐭𝐚 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐥𝐞𝐢… 𝐀𝐧𝐧𝐚 𝐋𝐚𝐮𝐫𝐚 𝐎𝐫𝐫𝐢𝐜𝐨!

Che, 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐮𝐧 𝐓𝐚𝐥𝐥𝐢𝐧𝐢 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐬𝐢𝐚𝐬𝐢, si scaglia con veemenza contro il pericoloso regime cubano che sfrutta i medici!
In realtà poche righe, consegnate alla stampa in un caldissimo pomeriggio domenicale di luglio, forse scritte in tutta fretta tra un tuffo al mare e un pisolino all’ombra.
Ma le poche righe scritte dall’astro nascente del M5S calabrese bastano e avanzano per un trattato politologico sul fenomeno di questi “fenomeni”.

Ma andiamo con ordine:
1) La Orrico non lo dice, perché evidentemente non lo sa, ma tutto nasce da una notizia riportata dal portale Cubanet. Il sito è registrato come organizzazione no-profit negli USA e riceve finanziamenti dalla National Endowment for Democracy (NED), ente creato dal Congresso USA e finanziato dal governo federale. La NED è storicamente legata a strategie di soft power — per dirla più chiaramente: è praticamente uno dei bancomat della CIA.
Inoltre questa esimia fonte giornalistica, che non nasconde la sua ostilità al modello cubano, non ha mai espresso un solo rigo di condanna contro l’embargo che strangola economicamente Cuba da oltre 60 anni. Evidentemente la verifica delle fonti non è proprio il forte dell’Orrico.

2) L’onorevole — la chiamo così perché ormai la pratica di chiamarsi “cittadini” è morta e sepolta — dichiara che:
“Il resto (dello stipendio) viene automaticamente trattenuto dai conti correnti personali direttamente da L’Avana.”
Da questo si evince che la “cittadina”, pardon, 𝐎𝐧𝐨𝐫𝐞𝐯𝐨𝐥𝐞, non si è nemmeno presa la briga di leggere cosa ha scritto la fonte al punto 1.
Altrimenti avrebbe scoperto che nemmeno i pennivendoli al soldo della CIA parlano di “automaticamente trattenuto”, ma di rimesse operate dai medici verso la CSMC (Comercializadora de Servicios Médicos Cubanos).

Ora, io capisco che tra un tuffo a mare e un altro non si abbia il tempo di leggere gli articoli e verificare le fonti, ma vede Onorevole, lei ha una fortuna che noi comuni mortali non abbiamo: possiede un cospicuo numero di collaboratori, pagati con i soldi degli italiani, a cui poteva demandare il compito.
Anche se era domenica, sono sicuro che non si sarebbero sentiti sfruttati come i medici cubani.
Si ricordi Onorevole: le parole in politica sono come pietre e vanno maneggiate con cautela…
Do you remember “taxi del mare”?

3) È evidente che l’Onorevole con questi medici non c’ha mai parlato, altrimenti avrebbe scoperto che sono persone serene, a cui piace fare il proprio lavoro, e sono contenti delle loro condizioni di vita e di salario.
Lo dico con la consapevolezza di chi ha incontrato molti di questi medici, sia in occasioni ufficiali che in quelle di svago.
Lo dico perché io, a differenza dell’Orrico, oltre che parlare con i medici, parlo quotidianamente con chi lavora con loro ogni giorno, e mai, in nessun caso, mi è arrivata all’orecchio qualche lamentela per condizioni di costrizione o pagamento. MAI!
Del resto non è difficile che l’Orrico non sia mai entrata in contatto con qualcuno di questi medici, visto che con il lauto stipendio di parlamentare (a proposito, sapete che fine ha fatto la promessa di taglio degli stipendi?) percepito dall’onorevole dal lontano 2018, ci si può tranquillamente curare in qualsiasi clinica privata d’Italia.
Ecco, magari è proprio in queste cliniche che si trovano condizioni di lavoro prossime allo schiavismo.

È proprio nella commistione tra pubblico e privato che si annidano le truffe e le speculazioni sulle spalle dei calabresi (vedi la recente storia del reparto di Oculistica della Dulbecco)…
…ma queste sono quisquilie… mica richiedono un’interrogazione parlamentare!
Ma veda Onorevole, io ho la memoria lunga
e non permetto a chi come lei ha votato il pacchetto sicurezza del governo Conte
di parlare a sproposito di diritti umani.
Perché lei, col suo voto, ha contribuito alla morte di centinaia di persone nel Mediterraneo
e non sarà certo una bandiera palestinese sventolata tardivamente a toglierle di dosso questa colpa.

Per chiudere, penso che l’infelice uscita della Orrico sia perfettamente iscrivibile nella metodologia politico-comunicativa pressapochista tipica del Movimento 5 Stelle.
Mi limito a ricordarne alcune tra le più celebri:
“Se non c’è colpa, c’è dolo.” (D. Toninelli)
“Mia madre con 780 euro al mese vive benissimo.” (P. Taverna)
“L’essere umano è composto per il 90% di acqua.” (L. Di Maio)
Alla fine, tutto sommato, le affermazioni dell’Orrico stanno perfettamente dentro questo quadro di pressapochismo populista.
Lo stesso quadro che ha permesso a Gigino Di Maio di diventare ministro degli Esteri.

P.S.
Visto che l’Onorevole è in vena di “interrogazioni”…
Potrebbe gentilmente interrogare 𝐢𝐥 𝐬𝐮𝐨 𝐜𝐚𝐩𝐨 𝐆𝐢𝐮𝐬𝐞𝐩𝐩𝐞 𝐂𝐨𝐧𝐭𝐞 𝐜𝐡𝐢𝐞𝐝𝐞𝐧𝐝𝐨𝐠𝐥𝐢 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞́ 𝐡𝐚 𝐚𝐮𝐭𝐨𝐫𝐢𝐳𝐳𝐚𝐭𝐨 𝐥’𝐢𝐧𝐬𝐭𝐚𝐥𝐥𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐮𝐧 𝐭𝐫𝐨𝐣𝐚𝐧 𝐬𝐮𝐥 𝐜𝐞𝐥𝐥𝐮𝐥𝐚𝐫𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐧𝐨𝐭𝐨 𝐭𝐚𝐬𝐬𝐢𝐬𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐦𝐚𝐫𝐞 𝐋𝐮𝐜𝐚 𝐂𝐚𝐬𝐚𝐫𝐢𝐧𝐢?
Non c’è bisogno nemmeno di scomodare il Parlamento…
𝐈𝐧 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐜𝐚𝐬𝐨 𝐛𝐚𝐬𝐭𝐚 𝐮𝐧𝐚 𝐭𝐞𝐥𝐞𝐟𝐨𝐧𝐚𝐭𝐚!