Si attendono in giornata nuove clamorose comunicazioni del presidente Roberto Occhiuto sul tubo trovato dalla sua onda Sar in fondo al mare. Sembra che stia per cadere la testa del direttore generale della Sacal Marco Franchini… Purtroppo scherziamo e voi vi chiederete giustamente il perché. E noi ve lo spieghiamo subito. Tutti noi sappiamo che Roberto Occhiuto è un uomo di parola e dopo aver per settimane e settimane apostrofato pesantemente gli inquinatori delle nostre acque pubblicando video con parole d’ordine chiare e ferme: “Chi avvelena il nostro mare è un nemico della Calabria”. E poi ancora: “Crimini contro il mare. VI TROVEREMO”. Bene, bravo, bis… ha esclamato il suo popolo. Quel popolo che fa sì che lui personalmente… di persona sia il 5° dicasi quinto, governatore più amato in tutta Italia.
Ebbene sì, mentre noi facevamo i simpatici “gufando” contro il nostro presidente, si è finalmente scoperto a chi appartiene quella condotta. Il presidente Occhiuto aveva lanciato un’accusa contro il comune di Gizzeria. Il sindaco ha smentito tutto accusando il presidente Robertino di aver inferto un colpo alla reputazione di Gizzeria con conseguente danno economico. Niente da fare, non lo lasciano lavorare al nostro Governatore type five. Ma grazie al suo indefesso lavoro la verità vince sempre.
Purtroppo, però, non è stata la sua Sar e nemmeno i suoi droni ad arrivare al colpevole del crimine. Oggi il Quotidiano del Sud in un articolo a firma di Pasqualino Rettura ci informa che il tubo, che non avrebbe nemmeno inquinato, appartiene alla Sacal.
Sì, proprio alla Sacal di cui è amministratore il celeberrimo Marco Franchini. L’uomo che sta facendo volare la Calabria da un record all’altro. Non solo, veniamo a sapere che la Deca. che è una società che gestisce la piattaforma depurativa consortile nell’area industriale di Lamezia e anche in altri comuni, da aprile scorso aveva avvisato la Sacal e il Comune di Lamezia del guasto e non ha ricevuto nessuna, dicasi nessuna, risposta autorizzativa ad intervenire. In pratica la Deca ha avvisato la Sacal ben tre mesi fa e questi non hanno dato l’autorizzazione ad aggiustare il tubo.
Noi immaginiamo l’incazzatura del presidente Occhiuto contro il suo fido Franchini. Sicuramente l’avrà spellato vivo… anzi gli avrà scagliato contro la sua famigerata colonia di “vermi”! E siccome è un uomo tutto d’un pezzo vedrete che oggi… lo licenzia, lo butta fuori!!! Quante gliene avrà detto: “traditore, Franchini ti ho scovato, fai le valigie e vai a chi casa”. Ma sapete bene che è solo fantasia…
A sua volta il sito City One ha scovato un canalone, sempre nell’area industriale di Lamezia in località Pontile, che sversa nel canalone principale porcherie di ogni tipo che poi vanno a finire in mare. Denuncia l’inviato: “risalendolo ancora a monte del punto di confluenza dei due canaloni abbiamo riscontrato la presenza, all’interno del predetto collettore C, di acque luride, emananti esalazioni talmente disgustose da costringerci, dopo pochi attimi, ad allontanarci dalla zona”.
BOMBA ECOLOGIA NELL’AREA INDUSTRIALE DI LAMEZIA (https://www.cityonelamezia.it/bomba-ecologica-nellarea-industriale-di-lamezia-terme/)
City One per scoprire questa situazione non ha usato il satellite Sar come fa il nostro Presidente, mica hanno i soldi della Regione: scarpe grosse e sopralluoghi sul posto.
Qualcuno fermi al più presto il presidente Occhiuto perché è proprio cotto e non ne azzecca una. Passa da una figuraccia all’altra. Al presidente Parmacotto non resta per salvare un po’ la faccia che sbattere fuori Franchini. Siccome la faccia c’è l’ha come il c… vedrete che farà lo gnorri e farà finta di niente. Tanto quei quattro fan che gli sono rimasti sono pronti a mettere cuoricini e like e ad estasiarsi delle sue gesta comunque e dovunque. Presidente, mai la Calabria ha avuto un presidente come lei, gli dicono… E infatti, mai eravamo caduti così in basso, povera Calabria nostra!