“Casali del Manco, antenne 5G: l’assessore Ferraro si dimetta”

Negli ultimi mesi si è parlato dell’installazione delle antenne 5G sul territorio di Casali del Manco.
Su questa vicenda, così come su altre, gli amministratori sono stati fortemente contestati nel primo dibattito pubblico che si è svolto a Casole Bruzio lo scorso 10 luglio e che ha visto gli amministratori in forte difficoltà al cospetto dei loro concittadini.

In via generale si può senz’altro dire che questa questione è stata gestita dall’amministrazione di Casali del Manco nel peggior modo possibile.
Dapprima hanno ignorato il problema, una volta che la cittadinanza lo ha sollevato, lo hanno sottovalutato e poi, nonostante avessero assunto degli impegni durante un consiglio comunale straordinario, non hanno dato realmente seguito agli stessi.

Un errore dietro l’altro! Volendo poi entrare nel merito, la questione delle antenne 5G ha messo in luce due aspetti fondamentali, il primo di forma: questa compagine amministrativa è inconsapevole del ruolo che ricopre, non affronta le questioni con cognizione di causa, non approfondisce i temi e quando si affida ad esperti del settore non tiene conto dei pareri espressi da chi ne sa di più.

Il secondo dato è politico, la maggioranza che amministra Casali del Manco è spaccata, eterogenea, non è coesa, la giunta ha al suo interno più anime che mal si conciliano.
Da un lato ci sono alcuni esponenti del Pd che sono favorevoli all’installazione delle antenne, supportati da quelli della Lega che sin da subito hanno detto che “il progresso non si ferma e se ti piace prendere la linea, ti tieni le radiazioni” poi c’è il sindaco che non sa da che parte stare (sicuramente non da quella dei cittadini) e alla fine decide di lasciare che gli eventi facciano il loro corso ed infine c’è lui, l’assessore con delega all’ambiente Ferraro, che forse è affetto da mutismo selettivo, perché non si è capito qual era in questa vicenda il suo convincimento e soprattutto perché non si sia minimamente attivato.

Molte delle responsabilità sollevate sono imputabili a lui che avrebbe avuto il compito di seguire e cercare interlocuzioni e soluzioni serie con le parti in causa.
In altri comuni, come quello di Diamante l’amministrazione, con a capo il suo assessore all’ambiente, sta conducendo una vera e propria battaglia di principio, probabilmente la perderà, ma di certo non si potrà dire che non si sia speso.
Questo significa amministrare un comune, onori, oneri impegno ed approfondimento.

Ad indossare la fascia sono bravi tutti, a tutelare i cittadini con azioni amministrative significative anche se a volte non risolutive, in pochi.
Dire che “l’amministrazione può fare ben poco” è un’affermazione eccessivamente riduttiva. Le amministrazioni hanno dei limiti, ma anche ampi margini di azione che, nel caso dell’installazione delle antenne, non sono stati assolutamente messi in campo.
In questa occasione è stato toccato il fondo e forse le dimissioni dell’assessore in carica Ferraro sarebbero necessarie ed opportune per restituire dignità ad una comunità che si sente poco considerata ed umiliata.

Lettera firmata