di Stefano Catanzariti
Quello che è successo ad un dipendente di Ecologia Oggi, licenziato per aver espresso il suo pensiero (rivolto al comune di Cosenza e non all’azienda) sulla raccolta dei rifiuti e la gestione dell’appalto, non solo è grave ma rientra pienamente in una scia di licenziamenti (la quasi totalità Cosentini di Cosenza) vendicativi e punitivi messi in opera dallo stesso solito duo, Guarascio&Scalise.
Pare evidente che la scia di scontro con la città abbia valicato il calcio e sia arrivata direttamente agli utenti dei servizi di raccolta, agli operai e lavoratori oltre che ai sindacati e sindacalizzati che hanno deciso di non stare zitti.
Quello che non possiamo permetterci come città è subire tutto questo in silenzio, perché si tratta arrivati ad un certo punto di difendere la città da chi ha messo cattive radici di una pianta infestante. Bisogna schierarsi, e lo chiedo veramente con il cuore in mano. Bisogna stare al fianco di un uomo a cui è stata tolta la dignità di poter vivere con il suo lavoro.
Ma bisogna sopratutto rompere in modo definitivo con chi sta maltrattando, degradando ed umiliando un intera città. Per una volta bisogna essere comunità!
