Mentre i colletti bianchi delle Asp di Cosenza, Catanzaro e Reggio prendono il sole sulle prue di barche schiumeggianti che solcano le acque cristalline delle coste calabresi e anche oltre, in Calabria si muore.
Sì, si muore a 12 anni a Soverato, al Pronto soccorso di Soverato, perché una autoambulanza arriva dopo due ore, quando per legge dovrebbe arrivare in 20 minuti. Non si parla di morte per la strada, in un campeggio, sulla spiaggia: si parla di morte in un Pronto soccorso, davanti a medici e infermieri, mentre si attende invano un’autombulanza.
Di chi le responsabilità? Chi pagherà per questa morte e per tutte le altre che ci sono state e che ci saranno?
Forse nessuno, ma il rimorso dovrà restare nel cuore e nella mente di chi è stato superficiale, di chi doveva vigilare e non l’ha fatto, di chi doveva programmare e non l’ha saputo fare, di chi dichiara il falso facendo risultare un’apparente correttezza di tragitti e di tempistiche, di chi acquista per conto di tutta la Regione Calabria autombulanze ferme, parcheggiate chissà in quale “cupogna”.
I morti reclamano giustizia. Quale rete dell’emergenza-urgenza è stata programmata ed è stata attivata? Tanto decantata, con tanto di grandi professionisti che avrebbero dovuto risolvere i problemi e a tutt’oggi questi sono i frutti.
Quale rete dell’emergenza pediatrica è stata predisposta? Tra gli atti si legge: “costituzione tavolo e gruppo di lavoro…. approvazione nuova rete ospedaliera…coordinamento… percorso per l’emergenza urgenza pediatrica… monitoraggio attuazione…”.
Tanti tavoli apparecchiati, dove tanti mangiano, ma senza che si risolvano i problemi della sanità calabrese. Come sono stati spesi i finanziamenti del Servizio Sanitario Nazionale in favore della Regione Calabria e del PNRR per sopperire alle carenze presenti in Sanità?
Al momento una cosa è certa: ognuno ha le sue responsabilità di questa e di tante altre morti che leggiamo sugli articoli di giornale. Ognuno ha il proprio pezzetto, sia esso piccolo o grande, di responsabilità.
Delegato e delegante, Asp di Cosenza, Asp di Catanzaro, Asp di Reggio, Crotone, Vibo e Azienda Zero devono assumersi le loro responsabilità e accusarsi tutte queste morti di innocenti.
I Responsabili che hanno firmato le carte, delle gare fatte senza diligenza, dei concorsi mai espletati, dei collaudi mai effettuati, dei cubani in fuga, dei medici licenziati, degli infermieri mai assunti, dei lavori mai ultimati, dovrebbero essere identificati uno ad uno.
Autoambulanze comprate e mai messe in uso, elicotteri usati in modo improprio, ambulanze senza medici, medici pensionati strapagati a prestazioni aggiuntive, gare per l’affidamento del servizio di trasporto sanitario di emergenza e urgenza per la Regione Calabria fatte con i piedi, giusto per usare un eufemismo. Pronto soccorso male organizzati con scarso personale.
Ma Voi ne avete figli? Nipoti? Ma voi, sì diciamo a voi, belli abbronzati tutto l’anno, che girate con macchinoni e vivete in lussuose ville, senza scrupoli: non pensate che in tali circostanze potreste trovarvici voi o i vostri familiari? O pensate che a voi non accadrà mai, perché voi avete i soldi e vi potete curare dove volete? Ricordatevi che siamo fatti tutti di carne, e questa cattiva gestione della cosa pubblica ricade su tutti. Sono stati stanziati 644 milioni di PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). Ad oggi solo l’8% dei finanziamenti è stato usato in maniera corretta, sprecando i soldi di tutti i contribuenti. Dimenticavamo: voi le visite mediche non le pagate? Ve le fate pagare? Con i soldi dei regalini che vi fate fare, per voi e le vostre mogli? Borse lussuose, manutenzioni delle macchine, gioielli, gite e tanto altro….
L’ultima porcheria è l’affidamento provvisorio del servizio di trasporto sanitario di emergenza e urgenza per la Regione Calabria alle associazioni di volontariato, perché il pubblico non ha le autombulanze e quindi non può sopperire a tale funzione.
La Dott.ssa Maria Marano ha curato la procedura di gara insieme al Direttore del Dipartimento dell’emergenza urgenza dell’ASP di Cosenza, nonché di Azienda zero “AGGIUDICAZIONE SERVIZIO TRASPORTO INFERMI -118 – SUL TERRITORIO REGIONALE CALABRESE IN APPLICAZIONE DI QUANTO PREVISTO DALL’ART. 56 DEL D. LGS.VO 117/2017 ALLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO” con la delibera n. 1863 del 24/07/2025.
Con tale affidamento, che riguarda tutta la Calabria, molte postazioni restano scoperte, alcune delle associazioni escluse annunciano ricorso al Tribunale Amministrativo di Catanzaro.
E bravi! Ma questo non si configura come interruzione di pubblico servizio? Le ambulanze pubbliche no, le private no, chi garantisce il servizio?
Sicuramente il bravo doctor Riccardo Borselli, direttore del dipartimento dell’emergenza urgenza per l’ASP di Cosenza e per Azienda zero, è molto impegnato a dirigere questo mercatino di pressappochisti con vallette attempate e marpioni di lungo corso che di emergenza urgenza non sanno nemmeno di cosa si parla. Privi di competenze mediche senza se e senza ma ed è perfettamente inutile che vadano a Milano, in gita scolastica, per imparare come funzionano le centrali operative, che tanto loro forse sono passati solo dalla Rinascente, qualcuno direbbe “a si ricoglia ancunu pacchetto!”….
Con la firma di ogni atto, cari signori e signore voi avete firmato l’atto di morte di Antonio, Francesco, Leonardo, Serafino, Sara, Milena, Nicoletta, Carlotta…..













