Il reality mandato in onda dal presidente Occhiuto negli ultimi mesi è penoso: privo di senso etico, di rispetto per le istituzioni e altamente immorale. Resta solo una strategia politica ed elettorale, finalizzata a tornaconti personali e di partito. L’obiettivo è evidente: cercare, attraverso l’automartirizzazione, di suscitare nei cittadini un senso di dispiacere e di rivalsa contro un nemico inesistente. Un nemico immaginario che gli avrebbe impedito di portare avanti il suo lavoro.
In realtà, il nemico è solo suggerito: la solita retorica contro la magistratura, contro presunti nemici interni alla Cittadella regionale. Ma poi, cosa cambierebbe con una sua eventuale rielezione? La legge forse non seguirà il suo corso? I dirigenti e i funzionari non saranno sempre gli stessi?
La verità è un’altra, ed è triste e amara per la nostra terra: Occhiuto e i suoi, con questa manovra, stanno semplicemente fuggendo dalle loro responsabilità. Responsabilità per le quali i cittadini calabresi avrebbero chiesto conto tra un anno e mezzo. Ora invece ci verrà raccontato che le promesse sbandierate in questi anni non potranno essere mantenute, perché qualcuno glielo avrebbe impedito. Si dirà che serve il sostegno dei cittadini per combattere un “male invisibile” che rema contro la Calabria.
In realtà, il vero male sono loro stessi. Il fallimento di questa amministrazione regionale è sotto gli occhi di tutti. La Calabria continua a essere il fanalino di coda d’Europa. La sanità è al collasso, le spese fuori regione per curarsi restano identiche, se non superiori, a quelle dei tempi dei suoi predecessori, i quali però non avevano pieni poteri. Al contrario, gli investimenti nella sanità privata sono triplicati.
Nessuna parola sul progetto di autonomia differenziata presentato dal governo (anzi, sì: una, poi subito zittita dal partito). Nessuna parola sui fondi del PNRR dirottati altrove. I giovani continuano a fuggire, i paesi dell’entroterra si spopolano, la crisi dei rifiuti persiste, la depurazione delle acque è ferma alle solite scene da reality. E potrei continuare per ore.
I tifosi diranno che ha fatto bene, che è stata una buona strategia politica. Gli addetti ai lavori lo difenderanno per garantirsi uno stipendio. Anche io vi dirò che ha fatto bene — perché spero di non rivederli mai più. Di questo scempio istituzionale non saremo complici, di questo scempio etico e morale non sarò complice. Meditate, gente. Meditate sempre.
Giuseppe Sciarrotta, Referente giovani movimento 5 stelle Corigliano-Rossano









