“Locri. Una giornata al Pronto soccorso: arriva il ragazzo ferito, non ci sono barelle e lo adagiano a… terra!”

dalla pagina FB di Maurizio Zavaglia

UNA GIORNATA AL PRONTO SOCCORSO di Locri.
Capita di dover fare ricorso al Pronto soccorso. Oggi è toccato a me. Una media di oltre 50 pazienti in carico, il primario, tre medici e quattro infermieri che agiscono con senso del dovere, spirito di servizio, abnegazione, mi sembra anche con grande professionalità. Ma si ritrovano a mani nude, in una situazione di totale abbandono da parte di chi dovrebbe garantire le migliori condizioni possibili. Nel pomeriggio arriva un ragazzo di 24 anni, caduto con la moto. Escoriazioni ed abrasioni ben visibili, eventuAli lesioni interne ovviamente da accertare con la diagnostica opportuna. È messo maluccio, insomma. NON VI SONO BARELLE disponibili e, per le prime cure, i sanitari sono costretti ad adagiarlo a terra.
No Occhiú e compari. Non è come volete farla credere. Il diritto alla salute degno di un paese civile in Calabria continua ad essere un miraggio.