Calabria. Le accuse omofobe contro Occhiuto: silenzio e imbarazzo. E lo psicodramma continua…

Silenzio e imbarazzo. Le accuse omofobe della moglie di Paolo Posteraro a Roberto Occhiuto (“‘sto ricchione di merda”) che fanno parte del fascicolo dell’inchiesta per corruzione contro il presidente uscente della Regione e il suo cerchio magico erano piombate come una sorta di clava nelle ultime ore che ci separavano dalla presentazione delle liste, il 4 settembre scorso. Da allora sono passati dieci giorni: nessun commento, nessuna reazione, nessun tentativo di smentita: niente di niente. Solo silenzio e tanto imbarazzo. La coalizione di centrodestra, già “segnata” dalle vicende del famigerato “fuoco amico” che ha buttato Occhiuto nel tritacarne mediatico, non ha dato nessun segnale di vita. Tutti zitti e preoccupati. 

Intanto, però, qualche precisazione va fatta. Uno dei due media nazionali che ha pubblicato nel corso di questi ultimi mesi molte delle intercettazioni che inchiodano Occhiuto – Domani – probabilmente queste carte nelle quali sono contenute le accuse omofobe non le ha. L’altro, Il Fatto Quotidiano, almeno in teoria, dovrebbe averle consultate perché sono le stesse dalle quali sono state estrapolate le vicende “private” dei rapporti tra Occhiuto e la “compagna” Matilde Siracusano. Ma non è detto che la “fonte” che gliele ha fornite non abbia fatto qualche provvidenziale “taglio” per non mettere in croce la moglie di Paolo Posteraro e chi doveva capire ha già capito. In ogni caso, la sensazione generale è che ci sia ancora dell’altro che potrebbe venir fuori…

Per essere ancora più chiari, stanno uscendo fuori gli atti integrali delle intercettazioni mentre finora sono emersi soltanto i cosiddetti brogliacci, I “brogliacci” delle intercettazioni sono verbali riassuntivi o informative redatti dalla polizia giudiziaria che contengono le trascrizioni o le sintesi delle comunicazioni rilevanti ai fini delle indagini, ma solo per un periodo limitato per non appesantire il fascicolo. Ma l’elemento probatorio principale rimane – appunto – la registrazione integrale. E ormai tutti sanno che contiene rivelazioni molto pesanti per Occhiuto.

Queste registrazioni e trascrizioni integrali, a quanto pare, sono in libera circolazione e va da se che preoccupino principalmente i diretti interessati, a partire da Occhiuto, che ovviamente già ne conosce il contenuto e sta cercando in tutti i modi di frenarne la diffusione per motivi che è facilissimo immaginare. In questi verbali a quanto pare non si va certo per il sottile e sono state annotate circostanze che potrebbero determinare un “terremoto” politico prima ancora che giudiziario. 

Per tutta l’estate, nelle spiagge più “in” della costa tirrenica cosentina, il tam tam delle voci riferiva che “a settembre uscirà la storia privata con altre carte”. E ormai siamo a settembre… Tradotto in soldoni: è molto strano che nessuno abbia reagito alla pubblicazione delle accuse omofobe della moglie di Posteraro lanciate contro Occhiuto. Qualcuno deve avere molta paura che esca fuori il resto e si parla di questioni “private” – definiamole così – che servono evidentemente per spiegare il contesto in cui maturano certe continue richieste di denaro, che ovviamente non può essere sottovalutato da chi indaga. 

Per dovere di cronaca, il 4 settembre abbiamo registrato il ritiro della candidatura di Nino Spirlì dalla lista della Lega e, nel corso della serata, un post quasi “drammatico” di Occhiuto, che avvisava i naviganti della sua volontà di non fermarsi. Mai. Siamo evidentemente molto curiosi di verificare fino a che punto sia disposto a spingersi il presidente uscente perché è opinione generale che queste “carte” continueranno a condizionare una campagna elettorale che, almeno formalmente, non è ancora iniziata nonostante Occhiuto abbia pubblicato la foto in cui firma l’accettazione della candidatura. La strada è ancora lunga e se Robertino informa che non si fermerà, noi lo informiamo che anche noi non ci fermeremo. Costi quel che costi. E ci dispiace soprattutto per i suoi “naviganti”.