Il Crotone torna al “Marulla” sabato 13 per la sfida col Verona: il feeling con Cosenza

Ci siamo così divertiti che… lo facciamo di nuovo.

Quante volte abbiamo ascoltato questo ritornello a proposito di cose belle e magari, ironicamente, anche di cose meno belle? Spesso, non c’è che dire.

L’enorme bagno di folla del “Gigi Marulla” affidato (finalmente!) alle mani di un presidente di Serie A è talmente piaciuto a Raffaele Vrenna e soci, che lo rivedremo a stretto giro di posta.

Noi di Iacchite’, del resto, lo avevamo già anticipato nei giorni scorsi. Sabato 13 agosto il Crotone giocherà il suo primo turno di Tim Cup ancora al “Gigi Marulla” di Cosenza.

L’incognita era legata unicamente all’avversario degli squali: si doveva ancora giocare Hellas Verona-Foggia e poiché il calcio (per fortuna) non è una scienza esatta occorreva verificare chi avrebbe vinto. Hanno vinto gli scaligeri e allora… il gioco è fatto. Semplice: il Crotone, poiché non ha lo stadio “Ezio Scida” a disposizione, chiede l’inversione di campo e l’Hellas Verona fa presente che sabato prossimo nel suo stadio, il “Bentegodi”, gioca l’altra squadra cittadina, il Chievo.

Incontro amichevole di calcio tra Atletico Madrid e Crotone A questo punto, la palla ritorna al Crotone, che sceglie lo stadio e quindi sceglierà Cosenza.

Ora, a parte il disgustoso teatrino del sindaco cazzaro di Cosenza che “lecca il culo” a Raffaele Vrenna, il feeling tra ultrà cosentini e crotonesi va avanti ormai da oltre 15 anni, da quando cioé, alla fine degli anni Novanta, Lupi e Squali hanno scoperto di avere molti valori in comune, primo tra tutti quello del comune “odio sportivo” per Catanzaro e Reggio Calabria. Ma anche tanti altri quali quelli della solidarietà e dell’impegno nel sociale.

Più volte, quando le due squadre militavano in Serie B, ci sono state occasioni di cementare questa sana amicizia, che non è mai stata un pacchiano gemellaggio ma una stima reciproca forte e sentita. In una parola sola: vera. Quello che non saranno mai politici, presidenti e compagnia bella.

Abbiamo visto i crotonesi finanche alla partita del Centenario (grazie Guarascio per avercela rovinata!) e soprattutto ai funerali di Gigi Marulla perché anche a Crotone questa amicizia e questa fratellanza è molto bene accetta. E tanti cosentini hanno applaudito in maniera felice e convinta, a fine partita, quando dalla nostra Curva Bergamini occupata dai crotonesi, è partito il fatidico coro “Cosenza, Cosenza” a suggellare questa bella serata di sport e questa bella amicizia.

I crotonesi capiranno bene qualche malumore cosentino: del resto, con il Cosenza in mano a Guarascio e soprattutto ad Occhiuto, sarà difficile conquistare il calcio che conta. E qualcuno che rosica c’è sempre, ma la maggioranza, come si è visto ieri sera, partecipa alle gioie dei cugini rossoblù. E lo farà anche sabato per la sfida contro l’Hellas Verona.