C’ERA UNA VOLTA IL 118: IL GRANDE INGANNO DELLA POLITICA CALABRESE, DI AZIENDA ZERO E DELLE ASP
🔴La disparità che divide la Calabria
Il sistema di emergenza-urgenza calabrese non è mai stato uniforme, ma oggi la spaccatura è più netta che mai.
♦️ Vibo Valentia e Catanzaro: dal 16 settembre 2025 i soccorritori volontari sono stati tagliati fuori, con postazioni scoperte, ambulanze ferme e personale ridotto all’osso. Qui il 118 è diventato un simbolo del collasso.
♦️ Cosenza: la situazione è diversa… pare. Qui si è deciso di prorogare il servizio e addirittura si parla di rinforzi e nuove postazioni. Una scelta che appare come un privilegio ingiustificato rispetto al resto della regione. Ma non è proprio vero…
Circa due mesi fa, dopo molteplici ricorsi, in 4 giorni avevano rifatto e pubblicato sul sito dell’Asp la manifestazione d’interesse ed il regolamento. L’altro ieri i presidenti delle varie associazioni si son visti recapitare delle PEC dove si invitavano gli stessi a “correre” a firmare le convenzioni già pronte.
Oggi tutti giurano e spergiurano di aver firmato… fatto sta che dal sito dell’ASP è sparita tutta la documentazione relativa e, di questa convenzione, nessuno sa più nulla. Se la burocrazia ha fatto il suo lungo corso ed è già tutto pronto e firmato… come mai non si procede a regolarizzare il tutto? Non è dato sapere!
♦️ Reggio Calabria e Crotone: sospese tra il silenzio e la precarietà, in attesa di decisioni che non arrivano mai. La disparità di trattamento è comunque evidente.
Come è evidente che qualcosa di abnorme c’è… come la paura che si sia trattato dell’ennesima manovra politica, volta a favorire le tanto discusse politiche della buonasanità fasulla finora sbandierata dagli Occhiutiani.
Non a caso i primi allarmi sono arrivati proprio dai medici: professionisti spesso estranei alla gestione politica e burocratica, ma che non possono più tacere di fronte a un rischio reale per la sicurezza dei cittadini.
A parlare in un articolo accorato è la dottoressa Alessia Piperno, delegato provinciale del sindacato Medici per l’Asp di Vibo, con la quale ci siamo sentiti e che ci ha ribadito le sue preoccupazioni.
🔴 Il mistero delle convenzioni di Cosenza
A Cosenza, a una settimana dalla tanto annunciata firma della convenzione con le associazioni, regna il silenzio. Chiunque interpellato risponde: “Sì, la convenzione è stata firmata”. Ma con quali prerogative? Nessuno lo sa.
Intanto dal sito ufficiale dell’ASP sono sparite le carte:
💥 manifestazione d’interesse, 💥 regolamento, 💥 bozza di convenzione. Un vuoto che alimenta sospetti e domande:
♦️ Perché oscurare la documentazione già pubblica?
♦️ Cosa si vuole nascondere?
♦️ E soprattutto: perché migliaia di volontari non possono sapere quale sarà il loro destino lavorativo?
🔴 Il gioco delle tre carte
Le ASP e Azienda Zero si muovono come prestigiatori da fiera, spostando le responsabilità da un tavolo all’altro, confondendo le carte, lasciando tutti nell’incertezza. I volontari, cuore pulsante del soccorso calabrese, vengono trattati come pedine sacrificabili. Nessuna tutela, nessun diritto, solo promesse mai mantenute.
🔴 La rivolta silenziosa dei volontari
Proprio da questa frustrazione è nato il primo gruppo WhatsApp “AUTISTI E SOCCORRITORI VOLONTARI CALABRIA”, uno spazio autonomo e libero dove centinaia di giovani che ogni giorno rischiano la vita per salvarne altre si sono riuniti.
Non più sotto le sigle associative, non più sotto la cappa del silenzio imposto: ma una voce collettiva che denuncia, racconta, documenta. Un segnale chiaro: se le istituzioni continuano a ignorare chi manda avanti le ambulanze, i volontari non resteranno più zitti.
🔴 Emergenza nell’emergenza
Chiudono gli ospedali, e adesso si smantella anche il 118. La Calabria si trova di fronte a un paradosso drammatico: proprio nel periodo in cui la popolazione rientra dalle ferie, si riducono i mezzi e le risorse del soccorso.
Il risultato?
♦️ Postazioni senza medici.
♦️ Ambulanze ferme nei garage.
♦️ Territori interi scoperti, con cittadini lasciati senza garanzie.
Un rischio non più teorico, ma concreto. Una vera e propria interruzione di pubblico servizio, da parte proprio di chi la salute dei cittadini dovrebbe tutelarla: Politica, ASP e Azienda Zero.
🔴Le domande che nessuno vuole affrontare
💥 1. Perché Cosenza sì e Vibo e Catanzaro no?
💥 2. Perché i documenti spariscono dal sito dell’ASP di Cosenza?
💥 3. Perché migliaia di volontari devono conoscere il loro destino tramite voci di corridoio e non da comunicazioni ufficiali?
💥 4. Perché si continua a giocare al rimpallo tra ASP e Azienda Zero?
🔴La denuncia
La Calabria non può più permettersi una sanità a macchia di leopardo, dove i cittadini di una provincia valgono più di quelli di un’altra.
Il 118 dovrebbe essere un servizio universale, rapido, sicuro, uguale per tutti. Invece è diventato un campo di battaglia politico e burocratico, sulla pelle di pazienti e volontari.
L’inchiesta dimostra che siamo di fronte a un sistema che mente, oscura, divide e scarica responsabilità.
E oggi la domanda è una sola: quanto sangue dovrà ancora scorrere sulle strade calabresi prima che qualcuno paghi il prezzo di questa vergogna?
🔴 STAVOLTA NON STAREMO A GUARDARE
Noi siamo i volontari. Siamo un esercito silenzioso che non cerca medaglie, che non aspetta applausi ma che si muove ogni volta che c’è bisogno.
Siamo le mani tese che tirano fuori dal fango, le spalle forti che sollevano macerie, le voci che rassicurano chi ha perso tutto.
Siamo quelli che non chiedono “perché io?”, ma che dicono “eccomi, ci sono”.
Non abbiamo divise scintillanti né stipendi, ma abbiamo un cuore che batte all’unisono con la nostra terra.
Siamo nelle strade, nelle ambulanze, nei centri di accoglienza, nei paesi dimenticati e nelle città in ginocchio.
Siamo sempre lì, pronti, senza guardare all’orologio o alla fatica.
Siamo il volto buono della solidarietà, siamo l’abbraccio nei momenti di paura, siamo la certezza che nessuno resta solo.
E continueremo a esserlo, ovunque ci sia vita da proteggere, dignità da difendere, speranza da alimentare.
Perché noi siamo i volontari: la forza invisibile che tiene in piedi la Calabria e l’Italia intera. E questa volta non staremo a guardare!
♦️ Il gruppo chiede:
💥 La stipula immediata di convenzioni regolari che siano immediatamente ooerative
💥Il riconoscimento del lavoro svolto dai volontari
💥L’apertura di un tavolo tecnico con l’ASP e le istituzioni regionali
✒️GRUPPO AUTISTI E SOCCORRITORI VOLONTARI CALABRIA









