Se Eugenio Guarascio è ancora il deus ex machina della raccolta dei rifiuti a Cosenza e, di conseguenza, è ancora il patron della squadra di calcio della Città dei Bruzi, non c’è dubbio che ci sia una precisa responsabilità politica. E questa responsabilità è tutta sulle spalle del sindaco di Cosenza Franz Caruso. Voi direte: ma Franz è solo un pupazzo col pennacchio di Nicola Adamo e compagnia. E avete ragione, e allora diciamo che questa responsabilità politica ricade sulle spalle del Pd ma anche dei presunti avversari della destra, che non hanno mai attaccato seriamente il faccendiere che si occupa di rifiuti e di… calcio.
A Cosenza lo sappiamo tutti che la nostra squadra di calcio è ostaggio di un appalto dall’ormai lontano 2011. Lo sappiamo tutti che Guarascio ha vinto addirittura tre appalti da quando si arricchisce alle spalle dei cosentini e li ha vinti con tre sindaci diversi: Perugini, Occhiuto e Caruso ovvero tutto l’arco della politica da destra al centro a sinistra. Questi appalti – giova ricordarlo – gli sono stati cuciti addosso su misura e a dimostrazione di quanto diciamo ancora oggi a Cosenza si vedono quegli orribili manifesti pubblicitari dove il Comune fa “pubblicità” all’azienda del faccendiere “capellone”. Questo è lo stato delle cose. Il Comune fa finta di essere ostile a Guarascio ma nei fatti gli ha consentito di vincere l’ultimo appalto in maniera pacchiana, gli consente di utilizzare lo stadio senza che il pagliaccio paghi i suoi debiti (circa 1 milione di euro) e gli fa persino la pubblicità sui muri della città.
Arriviamo al sodo. Il tempo è sempre galantuomo. Per nostra fortuna, l’ultimo appalto regalato a Guarascio, per quanto ne sappiamo, scade in concomitanza con la fine del mandato di Franz pennacchio. Dunque, la primavera del 2027 è la data fatidica che tutti i veri tifosi del Cosenza hanno segnato sul calendario. Per quella data sono previste le nuove elezioni al Comune di Cosenza e quindi anche il nuovo appalto per la raccolta dei rifiuti. Comunque vadano le elezioni, siamo sicuri che nessuno – neanche il peggiore di tutti i politici che ci sono a Cosenza – potrebbe far vincere a Guarascio il quarto appalto di fila. Di conseguenza, non ci resta altro da fare che sederci sulla riva del Crati e attendere che passino prima Caruso e poi Guarascio. Ormai non manca molto tempo. PS. Le chiacchiere di stamattina di Guarascio che dichiara di voler “trattare” pubblicamente con i tifosi e gli imprenditori interessati all’acquisto della società ovviamente con la “mediazione” del suo compare Franz pennacchio non hanno impressionato nessuno. Forza Lupi sempre.









