Circa un centinaio di docenti si sono dati appuntamento questa mattina sotto la sede dell’Ufficio scolastico Regionale a Catanzaro per protestare contro le procedure di mobilità attivate dal Ministero dell’Istruzione e che porteranno a settembre 576 professori calabresi, inseriti nelle ex graduatorie a scorrimento ma assunti di ruolo lo scorso anno grazie alla riforma della scuola, a ricoprire incarichi in scuole del centro-nord.
Si tratta di insegnanti che hanno accettato le cattedre ma a condizione di essere inseriti in graduatorie nazionali e con la possibilità di un possibile
trasferimento fuori regione.
Lo scorso anno scolastico la maggior parte del contingente calabrese ha ricevuto una destinazione definitiva, nella maggior parte dei casi in sedi del centro-nord trasformatasi poi in un incarico annuale all’interno della stessa provincia di residenza.
Quest’anno il sistema ministeriale di assegnazione delle cattedre è tornato a confermare le sedi definitive iniziali o nuove però sempre fuori regione.
Da qui la rabbia degli insegnanti che dovranno ora lasciare la propria città.
Una delegazione di insegnanti è stata ricevuta dal direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, Diego Bouchè, ma senza ottenere risultati positivi così la protesta si è spostata alla cittadella regionale, dove i docenti hanno insistito per poter avere un incontro con l’assessore all’Istruzione e al Welfare, Federica Roccisano.