Berardi e Laurienté, attenti a quei due

di Stefano Fogliani

Fonte: Il Resto del Carlino 

Adesso che sono tornati, il Sassuolo può mettere le ali. Fuor di metafora: intendiamoci, non se n’erano mai andati, Domenico Berardi e Armand Laurientè, ma le prove più recenti del Sassuolo hanno ‘sdoganato’ entrambi come ‘asset’ imprescindibili per la fase offensiva neroverde, e non solo.

A mercato chiuso, e a pretendenti respinti, qualche conto si può già fare, registrando come il conto stesso torni ampiamente. Cinque presenze, sempre nell’undici iniziale, su cinque possibili per entrambi, 441’ in campo, un gol e due assist per Berardinho, che ha pure ritrovato la fascia da capitano, 340’, un gol e un assist, invece, per il francese. A dire che hanno messo lo zampino, in un modo o nell’altro, in quasi tutti i 7 gol che i neroverdi hanno segnato fin qua.

Decisivi, entrambi, dentro un Sassuolo che fin qua 6 dei suoi 7 gol li ha avuti dagli attaccanti – unico ‘intruso’ Edoardo Iannoni, di professione centrocampista – ma più in generale in un impianto di gioco che non prescinde né dall’uno e nemmeno dall’altro, in entrambe le fasi, saldando la loro tecnica e fantasia ad abnegazione spirito di sacrificio. A dribbling e gol, infatti, tanto Berardi quanto Laurientè hanno aggiunto, già dalla stagione scorsa, una partecipazione alla manovra funzionale ad una squadra sì costruita per offendere, come da dogma imposto dal 4-3-3, ma obbligata a curare, in quanto neopromossa, soprattutto una fase difensiva che sta trovando anche nel francese un inatteso protagonista.

La prova nel rigore/non rigore che Perenzoni aveva assegnato all’Udinese per un fallo – che poi non c’era – proprio di Laurientè su Zaniolo. Difficile capire se sia un cambio di paradigma – lo ‘sbattersi’ di Berardinho per la squadra, invece, non è una novità – ma facile immaginare che adesso che i due prendono quota possa essere lecito aspettarsi un Sassuolo in grado di dar corso a quanto fatto vedere nelle ultime tre gare. Dopo lo zero su due, con 5 gol subiti e 2 fatti, con cui il Sassuolo ha cominciato il campionato, sono arrivati 6 punti contro Lazio, Inter e Udinese, con 5 gol fatti e 4 subiti. Bottino non trascurabile: da questo punto di vista il rendimento, in crescita, sia della squadra che del ‘10’ e del ‘45’, è un’ipoteca sul futuro. La sintesi? Attenti a quei due…