La marea di Roma. Gli scontri: in fiamme un’auto della polizia, tensione sotto la sede di CasaPound

Al calar del sole, dall’oceanico corteo di Roma si stacca un gruppo di alcune centinaia di incappucciati che hanno ingaggiato una guerriglia urbana per le vie dell’Esquilino, piazza Santa Maria Maggiore, via Merulana e piazza Vittorio terminata con scontri, barricate, cassonetti in fiamme e anche un’auto civetta della digos incendiata tra il tripudio generale… Le forze dell’ordine hanno a più riprese utilizzato lacrimogeni e idranti per disperdere i manifestanti che lanciavano verso di loro bottiglie di vetro e petardi. Sono 262 gli identificati: rischiano di essere denunciati per danneggiamento, adunata sediziosa e resistenza a pubblico ufficiale. Una dozzina al momento i denunciati per gli stessi reati. Tre i manifestanti arrestati.

IL COMUNICATO DELLA QUESTURA DI ROMA 

“Al termine della giornata, un gruppo di alcune centinaia di persone, incappucciate e travisate, hanno dato luogo a varie intemperanze che hanno richiesto l’intervento delle Forze dell’ordine. Prima un gruppo di estremisti si è diretto verso il centro, col volto travisato e incappucciato, con l’intento di raggiungere obiettivi sensibili. Tutti sono stati bloccati alle spalle di piazza Santa Maria Maggiore e via Lanza, per poi essere identificati e rilasciati. Complessivamente sono state identificate 262 persone. Per tutte sarà valutato il deferimento per i reati di danneggiamento, adunata sediziosa e resistenza a Pubblico ufficiale”, si legge in una nota della Questura di Roma. “Nelle successive fasi di deflusso, gruppi di facinorosi hanno dato alle fiamme due autovetture e diversi cassonetti, lanciando oggetti e petardi all’indirizzo delle forze dell’ordine…

I manifestanti dopo i disordini di via Merulana e piazza Vittorio si sono diretti in corteo sotto CasaPound, c’è stato un reciproco lancio di oggetti con i militanti, poi la polizia ha fatto rientrare nella sede i militanti di Cpi e ha allontanato il blocco nero con una carica di alleggerimento. Alcune schegge e fumogeni avrebbero ferito un minore che si trovava all’interno della struttura.