Catanzaro, la partita di Colao. Aquilani incontra il “monaco di Monza” e l’arbitro lo espelle

PRIMO TEMPO – Aquilani era realmente sicuro che Monza potesse ottenere un risultato ancora positivo. La convinzione assoluta è nata in lui, come in tutti i presenti, quando Cisse ben messo in condizioni di nuocere da Iemmello è riuscito a creare la breccia nella difesa monzese e a far gol. Di ottima fattura bisogna dire sia per velocità di esecuzione che per la mira e il tocco di palla.

Il vantaggio ha galvanizzato le Aquile e la squadra si è mossa bene con meccanismi ben oliati, un possesso di palla dinamico e soprattutto grande sicurezza nel controllo della partita. Tutto questo si è consolidato mentre si attendeva da un momento all’altro la chance del raddoppio per gli uomini di Aquilani. Dopo una punizione calciata da Cisse da distanza siderale ma molto bella nella sua parabola che è svanita perdendosi nel fondo della tribuna animata dai supporters giallorossi è venuto alla ribalta lo spumeggiare monzese. Al 27’ Azzi stampa il pallone sulla traversa ae poi giunge beffarda la rete del pareggioal 37′. Cisse spreca una ripartenza che poteva essere letale e quando il Monza si ripropone dalle parti dell’area, terreno di caccia affidato a PIgliacelli, Birindelli effettua leggiadro un traversone sul quale infierisce il piede del rapinatore Alvarez che brucia Bettella e infila senza pietà. Il pareggio fiacca un po’ la conduzione della partita che si stabilizza su valori meno propensi alla gran carriera. Aul finire del primo tempo al 40’, un corner battuto dia Pontisso, favorisce Cassandro che colpisce di testa ma Thiam non si lascia sorprendere e fa suo il pallone. Nel minuto di recupero concesso Keita ben imbeccato da Colpani grazia Pigliacelli calciando verso il cielo di Monza mentre si trova in una posizione invidiabile per far gol.

SECONDO TEMPO –Si ritorna dagli spogliatoi e dalle movenze dei calciatori giallorossi si intuisce che le energie paiono essere minori rispetto alla precedente parte del match. L’1 a 1 ha sicuramente galvanizzato i ragazzi di mister Pensalvini (che ha sostituito lo squalificato Bianco) Al 4’ Azzi tenta di beffare Pigliacelli ma il pipelet corsaro balza come un giaguaro e si salva in corner. All’8’ Azzi (al quale si potrebbe abbinare l’aggettivo “amari” per il “Catanza” apparecchia per Colpani ma l’attaccante non si fa trovare puntuale e l’incursione si risolve con un nulla di fatto.

Da parte opposta le Aquile mantengono il possesso palla ma è di fatto sterile quanto improduttivo poiché non riescono a a rendersi pericolosi. Ci prova Pontisso all’11’ ma non è una di quelle trovate geniali da applauso. Poi l’esperienza e anche la provenienza del Monza dalla serie A esalta la classe e forse anche una certa superiorità. Al 15′ Alvarez, con un colpo di testa impreciso, non sfrutta il lancio di Obiang e sette minuti più tardi arriva il gol del castigo.

Al 21’ con Birindelli risolve il traversone di Izzo trafiggendo un sorpreso quanto incolpevole Pigliacelli mentre i difensori restano attoniti e per nulla reattivi. Sul 2 a 1 a loro vantaggio i padroni di casa lo diventano a tutti gli effetti. Bisogna però ricordare che proprio l’autore della rete era stato ammonito al 33′ per un fallo cattivo ma non al punto da essere espulso. Partendo da dietro a gioco fermo Birindelli aveva colpito Cisse alla testa a gioco fermo e il “monaco di Monza” alias l’arbitro Perri aveva risolto “salomonicamente” la questione distribuendo un santino giallo per uno mentre avrebbe, a nostro giudizio, dovuto estrarre il giallo per il calciatore biancorosso.

Dopo il secondo gol subito l’energia catanzarese si esaurisce come una pila troppo sfruttata. Il Monza incalza e trova la maniera di imbrigliare e spegnere le velleità giallorosse. Non riusciamo più ad annotare azioni degne di rilievo che possano rappresentare un motivo di rammarico per la ricerca dell’insperato pareggio. Il Monza insiste e potrebbe arrotondare ancor di più il punteggio. Al 25’ Izzo tira forte da lontano ma il pallone finisce ben sopra la traversa. Aquilani tenta il tutto per tutto e dalla panchina si gioca le sue chance. Spedisce dentro Pandolfi e Di Francesco, ma le mosse non adducono motivi di reazione.

La gara procede stancamente fino a quando lo stesso Aquilani viene espulso dopo un battibecco con il quarto uomo. Il Monza al 35’, osa ancora con Azzi (amari) che dopo aver seminato scompiglio non riceve l’aiuto dei compagni di squadra e la sua tessitura finisce nel bandolo delle occasioni perse. ANcora qualche altra sostituzione come leggerete nel tabellino da una parte e dall’altra ma questa volta il “Catanza” non riesce a recuperare lo svantaggio e la processione dei pareggi di fila si interrompe (è stato un record per la serie B). Negli ultimi minuti non accade nulla di nuovo e il “Monaco” Perri può sibilare i tre fischi finali dopo sei minuti di recupero.

CONCLUSIONI – Archiviata la pratica “Monza” – che non sarebbe finita così se Birindelli fosse stato giustamente espulso (non è possibile lasciare impunito un gesto aggressivo come quello posto in essere dal calciatore di Monza (così scriverebbero in questura) – si pensa giustamente al prossimo incontro al Ceravolo con il Padova. La contestazione è in parte andata in scena con i tifosi che pur incitando i propri beniamini hanno protestato chiedendo loro un maggiore impegno. Noi concludiamo con un riferimento all’inno di Mameli. Catanzaro …dov’é la vittoria? Speriamo possa giungere al più presto per allontanare gli appetiti dei menagrami e dei “piritari” che nel regno del “far-web” ormai crescono e proliferano come aveva previsto Umberto Eco..

Giallorossamente vostro,

Riccardo Colao