E’ un omicidio inquietante quello dell’avvocato lametino Francesco Pagliuso, 43 anni, una figura molto nota a Lamezia, segretario della camera penale.
Tra i suoi assistititi anche gli autori del duplice omicidio di Decollatura Domenico e Giovanni Mezzatesta, padre e figlio, responsabili del duplice omicidio di Francesco Iannazzo e Giovanni Vescio, avvenuto a marzo del 2013. Dopo l’agguato Domenico Mezzatesta si era dato alla latitanza e la sua fuga sarebbe stata gestita proprio dall’avvocato Pagliuso.
“… Non difendeva comunque solamente i mafiosi l’avvocato Pagliuso: il penalista è stato anche l’avvocato di Ida D’Ippolito, ex senatrice di Forza Italia – scrive Carlo Macrì sul sito del Corriere della Sera -“.
Per gli inquirenti si tratta di un omicidio di mafia. Anche se non si escludono altre piste.
“Pagliuso girava armato, tenendo sempre la sua 44 Magnum cromata – scrive ancora Macrì sul “Corsera” -, che mostrava sempre agli amici, con il colpo in canna. Martedì sera non ha però fatto in tempo ad estrarla”.
Anche questo, probabilmente, sapeva il suo assassino. Francesco Pagliuso è il secondo avvocato assassinato a Lamezia negli ultimi anni.
Prima di lui era stato Torquato Ciriaco, a marzo del 2002 a morire sotto i colpi di pistola sparati da killer ancora sconosciuti. L’avvocato Ciriaco aveva interessi anche nel campo immobiliare, come sembra li avesse anche l’avvocato Pagliuso.









