di Saverio Di Giorno
Finita una regionale, via l’altra. E anche in altre regioni lo zampino dei cosentini che contano non si fa mancare. Un cosentino, un grembiulino, alcuni investitori. Insomma, un quadro interessante in una regione come la Toscana che va al voto sotto l’insegna delle inchieste tra massoneria e politica.
Quando diciamo che Cosenza è la capitale del mondo grigio dove poter far nascere il fantastico intreccio tra mondi diversi (politica, criminalità, massonerie, imprenditoria) non è tanto per dire. Negli anni questo territorio è davvero diventato un punto di riferimento in tal senso in cui banche, colletti bianchi, grembiulini e fondi si intrecciano. Anche se dietro le quinte, pur se in maniera grigia, come grigio è tutto il mondo di cui stiamo per rendere conto. Anzi, di cui torniamo a rendere conto.
Il contesto: una campagna elettorale al veleno
E questa storia emerge proprio quando l’ipotesi di corruzione e i legami massoneria-politica hanno minato la campagna elettorale Toscana. L’inchiesta riguarda le minacce e i ricatti subiti dal consigliere di Fratelli d’Italia di Prato Tommaso Cocci, candidato alle regionali e – fino a qualche tempo fa – segretario della Loggia Sagittario. Le minacce, fatte con numerose lettere arrivate a diversi destinatari negli ultimi mesi, volevano costringere Cocci a non candidarsi alle elezioni regionali. Con le lettere una trappola con foto osé per ricattarlo.
L’ingegnere cosentino, Forza Italia e i massoni
Insomma, un bell’ambientino nel quale aggiungere anche un’altra storia che riguarda ancora la destra. E la massoneria. Questa storia parte in un ottimo ristorante di Firenze, il Golden View. Un nome che è tutto un programma. Questo ha avuto il privilegio di annoverare tra i suoi ospiti alcune personalità di rilevo.
A godere della vista mozzafiato che si apre davanti ai tavoli del locale, si sono infatti attovagliati il venerabilissimo Gran Maestro Stefano Bisi e consorte, la deputata di Forza Italia Erica Mazzetti insieme al suo uomo di fiducia – secondo quanto ci riferiscono – l’ingegnere Alessandro Astorino (attivo e quotizzante in una Loggia della capitale). Ingegnere cosentino. Insieme a loro una delegazione di “uomini d’affari” di New York.
Il precedente degli appalti
Tale Astorino è già volto noto ai lettori di Iacchite’. Lo ricorderanno protagonista della vicenda riguardante l’appalto relativo al progetto “Centro Funzionale Multirischi 2.0”, che era stato aggiudicato all’operatore economico CAE Spa con un ribasso dell’8% per un importo complessivo di 3 milioni 259 mila euro. CAE spa è una impresa di San Lazzaro di Savena (Bologna), che la fa da padrona nella nostra terra da oltre trent’anni, grazie ai suoi rapporti. E con chi sono questi rapporti? Innanzitutto con Enza Bruno Bossio e poi con Luciano Vigna (Capo Gabinetto di Occhiuto) con il quale si incontra per governare e annullare procedure, secondo quanto ci raccontavano (https://www.iacchite.blog/calabria-centro-funzionale-multirischi-milioni-di-affidamenti-diretti-pilotati-da-madame-fifi-e-luciano-vigna/) e ovviamente con il risultato raggiunto dell’appalto vinto, anzi stravinto.
La cena
I visi sorridenti e compiaciuti ci confermano che si mangia bene. E che questi soggetti amano mangiare. ‘Ccu salute! Il fatto di essere ormai a ridosso delle elezioni regionali toscane non ha guastato il clima conviviale della cena. Stefano Bisi è sempre stato vicino al Pd (ricordate quel “groviglio armonioso” senese dove il Pd, la Massoneria e gli interessi di certi ambienti calabresi rappresentati da Mussari andavano d’amore e d’accordo?). Questo non gli ha impedito di cenare amabilmente con una deputata di Forza Italia. D’altra parte, la politica è una cosa e le relazioni un’altra.
Del resto, non si tratta di una deputata qualsiasi, bensì nientepopodimeno che della Responsabile Nazionale del Dipartimento Lavori Pubblici del proprio partito, nonché presidente dell’Intergruppo parlamentare “Progetto Italia”, dedicato al settore dei lavori pubblici, dell’edilizia e dell’urbanistica (di cui, peraltro, il segretario è proprio il suo fidato ing. Astorino). Un tema, quello dell’edilizia, che la accomuna agli altri commensali di domenica sera, provenienti da New York ma di origine siciliana. Il primo di questi, Tino Ruta, dopo aver guidato per molti anni la propria azienda di costruzioni, ha fondato e dirige una società di consulenza specializzata nella pianificazione di progetti edilizi.
L’altro è Lorenzo Cesare che unisce gli interessi nel settore dell’edilizia (è il direttore finanziario di una società immobiliare statunitense) a quelli nel benemerito mondo del non-profit. Infatti, nonostante la sua appartenenza alla Massoneria (Garibaldi Lodge #542), è il vicepresidente di “The Universal Archconfraternity of Papal Knights, Dames, and Esquires”, un’organizzazione internazionale cattolica di carattere “cavalleresco” che — seppur distinta dagli Ordini Pontifici ufficiali riconosciuti dal Vaticano — opera all’interno delle linee guida stabilite dalla Chiesa Cattolica, con membri distribuiti in diverse regioni del mondo. La missione è difendere il cristianesimo a rischio. Come nei Blues Brothers: in missione per conto di Dio. Letteralmente. In entrambi i casi qualcuno suggerisce di guardare le diramazioni familiari in Sicilia, ma non c’è neanche bisogno di questo per porre qualche domanda.
A chiudere la “Compagnia dell’anello” Fahimul Islam (un banchiere specializzato in prestiti ipotecari, ex JP Morgan) e Levent Ozkurt (presidente e amministratore delegato di un fondo di investimento immobiliare).
Ricapitolando: la deputata di un partito di Governo che si occupa specificamente — rivestendo anche ruoli istituzionali — di lavori pubblici e costruzioni; un Governo che, tanto per dirne una, sta “investendo” miliardi nel Ponte sullo Stretto di Messina, un ingegnere tuttofare e decisamente trasversale sia trai partiti sia tra le regioni conosciuto in Toscana e in Calabria; due uomini dalla famiglia numerosa la cui attività è incentrata sugli investimenti immobiliari; un discusso Gran Maestro, attualmente sotto indagine da parte del Servizio Centrale di Investigazione sulla Criminalità Organizzata (SCICO) della Guardia di Finanza per riciclaggio (e non solo);
Nei giorni successivi la Compagnia è anche stata a Palazzo Madama e ha anche incontrato Giuseppe Trumbatore, esponente siciliano di primo piano della Giunta Bisi e — coincidenza — titolare di una società che opera proprio in ambito immobiliare e segue progetti di sviluppo imprenditoriale. E, naturalmente, anche lui sotto indagine da parte dello SCICO per riciclaggio (e non solo). D’altra parte sono massoni (muratori), se non costruiscono loro…
Tutto questo è legato con le operazioni immobiliari sospette di cui abbiamo scritto che coinvolgono la Fondazione GOI? Si stanno, forse, allacciando rapporti con politici che possono tornare utili? Dato il clima che aleggia in Toscana e il profilo di alcuni di questi sono domande lecite e di rilievo pubblico? Ancor di più in campagna elettorale.











