Calabria, Centro Funzionale Multirischi: milioni di affidamenti diretti “pilotati” da Madame Fifì e Luciano Vigna

Caro Iacchite’,

voglio raccontarti una storia o meglio più che altro quello che si nasconde dietro la storia raccontata pubblicamente. Intrecci ed intrallazzi con le solite ditte amiche, una storia di potere ma soprattutto di complicità delle cosiddette autorità di controllo, che riescono quasi sempre a insabbiare tutto. Allora, mi sono detto: parte degli intrecci io li conosco e allora li racconto a voi, sperando che qualcosa possa smuoversi, non si sa mai…

Questa mia lettera riprende dubbi di trasparenza amministrativa regionale, fatta a favore della ditta che effettua i lavori di manutenzione della rete di monitoraggio idro-pluviometrica del Centro Funzionale Multirischi della Regione Calabria.

Ma procediamo con ordine e dall’inizio.

E’ facile, visto che ormai accade dal lontano gennaio 2015, trovare all’interno dell’allora Settore e attuale Dipartimento di Protezione Civile varie fatture di affidamenti diretti da oltre sette anni, con i relativi debiti fuori bilancio, di importi anche molto ingenti, con l’intestazione CAE spa, ovvero la ditta di San Lazzaro di Savena (Bologna), che esegue i lavori di manutenzione della rete idro-pluviometrica regionale. 

Bisogna dire che per CAE spa è prassi nazionale alimentare il business aziendale con procedure di affidamento dai seri dubbi di legittimità come queste, tanto che già l’ANAC nel 2015 si pronunciava su una situazione simile alla Calabria avvenuta attraverso la Protezione Civile della Regione Lazio come riportato al Link sotto.

https://www.anticorruzione.it/portal/public/classic/AttivitaAutorita/AttiDellAutorita/_Atto?ca=6363

LA CAE E I SUOI INTRECCI POLITICI IN CALABRIA

Molto radicata all’interno della Regione, la CAE fa da padrona nella nostra terra da oltre trenta anni, grazie ai suoi rapporti politici e clientelari radicati in maniera trasversale che le hanno permesso da sempre un totale monopolio…

Dietro all’attività della CAE in Calabria si nasconde lei, l’assoluta regina del software: Enza Bruno Bossio in arte Madame Fifì, che attraverso il suo diretto collaboratore, l’ingegnere Alessandro Astorino manovra le fila di tutto. Arriva finanche ad organizzare nel dicembre 2020, successivamente al fallimento di una lettera intimidatoria inviata dal legale di CAE al Direttore Generale del Dipartimento di Protezione Civile con la quale si chiedeva l’annullamento di una procedura CONSIP avviata dal Dipartimento per dare legalità alle innumerevoli proroghe del servizio di manutenzione, un incontro fra l’ingegnere Astorino, il Direttore Commerciale di CAE e il Capo Gabinetto di allora e di adesso, Luciano Vigna, per promuovere, riuscendoci, a sollecitare attraverso Vigna al Dipartimento di Protezione Civile Regionale, l’annullamento della procedura.

Non dimentichiamo che l’applicazione obbligatoria per legge da parte delle amministrazioni pubbliche della procedura CONSIP avrebbe dato trasparenza e legalità ad oltre sei anni di proroghe del servizio di manutenzione della rete, alcune di queste firmate con il ruolo all’epoca di Dirigente della Protezione Civile Regionale anche dal paladino della trasparenza e legalità ma soprattutto numero uno dei cazzari Carlo Tansi, ma che però, secondo Astorino e company, avrebbe creato problemi di leadership alla partecipazione di CAE in quanto costretta ad aggregarsi con qualcuno dei vincitori dell’appalto CONSIP NAZIONALE.

A tal proposito è facilmente riscontrabile, che da diversi anni l’ingegnere Astorino, grazie a tutti gli affidamenti ottenuti da CAE nel quinquennio Oliverio in arte “Palla Palla “dalla nostra regina Madame Fifì o dal suo fidato maritino Nicola Adamo meglio conosciuto come “Capu i Liuni” o “Cape i Liuna” come dicono a Catanzaro, ha anche un contratto lavorativo di collaborazione con CAE spa…

A proposito di consulenze, riscontrabili non solo con CAE, va detto che però per utilizzare al meglio l’ingegnere Astorino gli andava comunque costruito un curriculum vitae da poter spendere con le varie società vicine a Madame Fifi complici dei vari illeciti, ed allora la cosa migliore per la regina del software era procurare ad Astorino un incarico di facciata, facilmente spendibile, di nessun valore ne importanza per chi sa di cosa si tratta: “Delegato Rapporti con il Parlamento e le Istituzioni presso Unione Stampa Periodica Italiana” , ma che per i non addetti ai lavori creava confusione ed importanza di millantate relazioni istituzionali…

Detto ciò e tornando ai fatti, in una fase di stallo politico a causa della morte della presidente Santelli, attraverso i poteri forti, si voleva provare ad instaurare una parvenza di legalità, vista la necessità “non obbligatoria per legge” di manutenere la rete di monitoraggio esistente!!!

Decidono quindi di creare un gruppo di lavoro formato dall’ingegnere Salvatore Arcuri, dall’ingegnere Franceso Chiappetta e dall’ingegnere Antonio Guerriero rispettivamente funzionari del Centro Funzionale Multirischi e dall’ingegnere Antonio Nisticò e dal dottore Michele Folino Gallo della Protezione Civile, per predisporre una gara di manutenzione e con Decreto Dirigenziale n° 15942 del 21/12/2018 firmato dal re dei Direttori Generali Domenico Pallaria affidavano a CAE un importo di circa 1,2 milioni affermando nello stesso decreto che l’unico operatore economico che poteva intervenire a tale servizio senza alcuna modifica della rete esistente era CAE spa. 

La cosa molto strana è che, viste le insussistenti necessità supportate da CAE e ribadite da Arpacal relativamente all’obbligatorietà del servizio di manutenzione, qualche anno dopo, con il servizio sempre affidato e mai mandato a gara si obbligava, usati come bancomat, il Dirigente Antonio Augruso e il Direttore Generale Fortunato Varone della Protezione Civile subentrato al fuoriclasse ingegnere Domenico Pallaria nell’ottobre 2021 con decreto dirigenziale n°10147 del 11/10/21 a firmare un ennesimo affidamento temporaneo del servizio di manutenzione fino al 31/03/2022, per un importo di circa 1 milione di euro, nelle more dell’espletamento di una gara ponte di manutenzione di ulteriori 18 mesi a partire dal 01/04/2022 che sarebbe stata pubblicata a brevissimo ma che si sapeva già a chi sarebbe stata aggiudicata…

La cosa veramente folle è che come RUP della gara, viene nominato il dott. Geol. Michele Folino Gallo, lo stesso del gruppo di lavoro citato nel decreto del dicembre 2018 sopra riportato e all’interno del quale decreto veniva scritto “che si era obbligati ad affidare a CAE spa poiché non vi era nessun operatore del settore che poteva espletare il servizio”. 

La domanda viene spontanea: perché oggi si fa una gara se prima si dichiara che non vi era alcun operatore all’infuori di CAE di espletare il servizio?

Ci stiamo trovando davanti all’ennesima farsa?

Addirittura, non ne abbiamo contezza certa, ma pare che aziende competitor di CAE spa, a pubblicazione avvenuta, abbiano trasmesso ufficialmente una comunicazione all’amministrazione, scrivendo nero su bianco che a gare ponte di questo tipo, visto il breve periodo previsto, avrebbe potuto partecipare solo ed esclusivamente CAE, poiché proprietaria del know-how chiuso del sistema.

La gara veniva pubblicata il 9 dicembre 2021 CIG 8860372248 per un importo complessivo di 678.264,00 euro per 12 mesi più ulteriori sei, con scadenza 28/01/2022 e all’interno della stessa, veniva specificato che anche in caso di una sola offerta la gara sarebbe stata comunque aggiudicata.

Casualmente con decreto dirigenziale n° 1137 del 8/02/2022, la SUA, attraverso il Direttore Generale Mario Donato, dichiarava la sola partecipazione di CAE e ammetteva la stessa alla fase successiva.

E’ obbligo chiedersi, come mai ad oggi, ancora l’amministrazione in autotutela consapevole di tutto questo non abbia revocato la gara!!!

A dire il vero, bisogna dire, che la famosa gara ponte, veniva sì fatta per mascherare attraverso una evidenza pubblica un ennesimo affidamento a CAE, ma tutto era motivato dall’attesa dell’imminente pubblicazione del bando da parte di ARPACAL della gara di fornitura del nuovo sistema regionale, che avrebbe dovuto sulla carta eliminare tutti questi vincoli con CAE…

UNA GARA DA 4 MILIONI E MEZZO PER GLI AMICI DEGLI AMICI

Il progetto di fattibilità tecnico ed economico della fornitura della nuova rete idro-meteorologica regionale, viene scritto interamente dalla Centro Funzionale Multirischi di ARPACAL e viene anche nominato come RUP, subentrante al dimissionario per motivi familiari Ing. Francesco Chiappetta, l’Ing. Gino Russo, casualmente caro amico ed ex collega universitario dell’Astorino

Sono in molti a voler credere che non ci siano eventuali intrallazzi dietro e che sia tutto casuale, ma anche questo non lo sapremo mai, per adesso confermiamo che in data 18/01/2022, con scadenza 22/03/2022 finalmente, veniva pubblicata con CIG 8995940488  https://sisgap.regione.calabria.it/SisgapBandi/Sua/Bandi?page=5

da parte del Centro Funzionale la gara di fornitura.

Cosa strana, leggendo i documenti di gara, pur rimarcando più volte nel capitolato e disciplinare la ferma volontà dell’amministrazione all’apertura del sistema, per uscire finalmente dal mondo chiuso di CAE, la griglia di valutazione del disciplinare, lasciava vari dubbi per la troppa o quasi totale discrezionalità lasciata alla commissione…

Quale sarebbe stata la commissione amica in grado di valutare un progetto simile?

Era magari importante farla nominare all’esterno coinvolgendo qualche ordine complice per renderla ancor più amica, motivando la mancanza di requisititi del personale regionale?

Il Direttore attuale dell’Agenzia Regionale ARPACAL Dott. Domenico Pappaterra di Nomina Oliverio, quindi vicino a madame Fifì, qualora fosse stato messo al corrente di tutto, avrebbe aiutato il percorso studiato, ma questo bastava?

Cosa si poteva fare per stare più tranquilli affinché CAE non avesse ulteriori ostacoli nel percorso studiato?

Ecco che allora, per essere più sicuro, l’Astorino tira fuori dal cilindro l’idea di far partecipare in RTI o sub appalto dichiarato con CAE la società CALIO’ srl di Cosenza, azienda specializzata nel settore informatico e fornitrice di servizi alla Regione Calabria, Provincia e Comune di Cosenza ma soprattutto molto vicina a Madame Fifi e trasversale politicamente, quindi capace di spendere qualche parolina sia tecnica “con l’eventuale commissione” ma soprattutto politica con Robertino o chi per lui, cosa attualmente molto difficile da parte di Madame Fifi e Astorino

Adesso restiamo in attesa di capire chi ha partecipato a questa gara e soprattutto chi sarà nominato in commissione per la valutazione della stessa, vista la complessità di quanto raccontato e soprattutto evidenziato dagli atti pubblici riportati.

Se poi guardiamo il panorama nazionale e quanto è successo nella Regione Puglia al Direttore della Protezione Civile ingegnere Mario Lerario, arrestato per tangenti in flagranza di reato grazie al lavoro della procura di Bari e, visto che nel mese di ottobre 2021 la Finanza ha fatto visita sia in Protezione Civile che in ARPACAL per acquisire tutti i faldoni inerenti CAE, è obbligatorio dire che il procuratore Gratteri queste cose ovviamente le sa e qualora qualcosa gli fosse sfuggita, con questo articolo lo abbiamo aiutato noi, aggiungendo a tutti gli attuali amici di stare guardinghi poiché, visti gli innumerevoli atti pubblici illeciti prodotti, non credo sia un lavoro lungo…

Inoltre, visto che uno degli attori protagonisti dei vari misfatti è proprio l’attuale Capo Gabinetto Luciano Vigna, considerata la fiducia ricevuta dal presidente Occhiuto per l’importanza dell’incarico a lui affidato, chiediamo al presidente di prenderne le distanze dallo stesso come lui bene sa fare e, vista la sua eccellente comunicazione, di fare al più presto chiarezza mezzo social per provare, carte alla mano, con i fatti e mettendoci la faccia, a dare trasparenza a tutto… A meno che – e non mi meraviglierebbe per niente – non ci sia di mezzo pure lui. A futura memoria, come dici tu caro Iacchite’.

Lettera firmata