ROBERTO OCCHIUTO PADRE PADRONE. FINO A QUANDO?
Come fanno Giorgia Meloni e il suo partito a prendere schiaffoni e mortificazioni da parte di Roberto Occhiuto è un mistero che avvolge la politica italiana e calabrese. Con il varo della nuova giunta regionale non siamo più davanti ad un presidente rieletto che vuole riaffermare il suo ruolo politico preponderante rivendicando anche un ruolo centrale al suo partito, Forza Italia. Con la nuova giunta siamo davanti ad una specie di nuovo Caligola, l’imperatore che nominò il suo cavallo senatore. Lui, invece, Roberto Occhiuto, nomina assessori un po’ di consiglieri regionali in modo da far subentrare in consiglio regionale parenti e amici di famiglia. E ai consiglieri indicati da Fratelli d’Italia, e non solo, a cui non può dire di no alla nomina ad assessore, gli svuota di funzioni gli assessorati trattandoli come ragazzini alle prime armi. Non è così? Andiamo ai fatti che parlano da soli.
1) Pasqualina Straface viene nominata assessora vincendo il duello interno con Rosaria Succurro. Del sistema di potere di Pasqualina Straface e dei suoi fratelli abbiamo già scritto ieri. Ma la Succurro a sua volta non scherza con un marito come Marco Ambrogio, altro uomo di grande potere. Pasqualina Straface vince il duello del patriarcato femminile solo perché con la sua elezione ad assessore entra in consiglio Piercarlo Chiappetta. E chi è Piercarlo Chiappetta? Non è altro che il cognato di Mario Occhiuto. Ma non finisce qui. Roberto Occhiuto nomina come seconda donna in giunta Eulalia Micheli. E chi è Eulalia Micheli? Certamente un’avvocata brillante della Locride, ma la cui materia ha poco a che dividere con l’istruzione e lo sport, forse quello che ha maggiormente favorito la scelta di Eulalia Micheli è aver avuto come testimone di nozze Mario Occhiuto, sempre il fratellone cazzaro del presidente. E qui ritorna sempre il tema del familismo e dell’amichettismo nelle scelte che compie Roberto Occhiuto. Si spera che la “nuova opposizione” questi fatti li andrà a riprendere.
2) Nel comunicato della Regione Calabria si parla di nomine scaturite da uno spirito collegiale e condiviso con gli altri partiti. Non sappiamo se piangere o se ridere di fronte ad una simile strunzata. E qui arriviamo agli schiaffoni a Fratelli d’Italia. Certamente è stata Giorgia Meloni e il suo partito ad indicare Giovanni Galabrese, quello con la zeppola, e Antonino Montuoro, detto per gli amici Serpico, come assessori da eleggere in giunta. Ma che ti combina Roberto Occhiuto? Non solo toglie a Fratelli d’Italia la vice presidenza della giunta regionale. In più, a Giovanni Galabrese, quello con la zeppola, gli toglie la delega all’ambiente, gli ridà la delega al turismo ma una delega svuotata, dimezzata. Infatti Robertino Occhiuto si trattiene la polpa dell’assessorato al turismo, l’incoming, la promozione turistica e il marketing territoriale. Per evidenziare l’assurdità della scelta, le fiere turistiche vanno a Galabrese ma siccome l’incoming va a Occhiuto che significa che nelle fiere internazionali, nei contatti con i buyer internazionali decide e tratta Roberto Occhiuto. A Montuoro da’ l’ambiente che viene tolto a Galabrese, ma anche qui è una delega dimezzata visto che le bonifiche sono in mano al presidente e l’energia finisce in mano al fido Minenna.
3) Roberto Occhiuto si ritiene così potente che sistema anche la pratica con la Lega di Salvini. Sloggia dalla Presidenza del Consiglio regionale Filippo Mancuso che si porta in giunta come vicepresidente per dare la presidenza del consiglio regionale ad un uomo di Ciccio Cannizzaro. In questo modo Occhiuto accontenta il suo principale socio politico, Ciccio Cannizzaro,a cui affida il controllo di Reggio Calabria, in vista delle elezioni comunali del prossimo anno, e nello stesso tempo lo confina lì visto che nessun uomo di Cannizzaro entra in giunta. Naturalmente anche a Filippo Mancuso viene fatto un bel taglio e cuci, infatti gli viene data la delega ai lavori pubblici e urbanistica ma non gli vengono date le deleghe alle infrastrutture e ai trasporti che verranno gestiti da Gianluca Gallo. Il terzo socio politico di Forza Italia, il socio junior.
4) Roberto Occhiuto leggiamo dal comunicato della regione si trattiene le seguenti competenze: “Cultura, rapporti con l’Unione europea, marketing territoriale, promozione della Calabria e dei suoi asset strategici, attrazione degli investimenti e incoming, infrastrutture di trasporto e sistemi infrastrutturali complessi, edilizia sanitaria, iniziativa legislativa, protezione civile, salute e servizi sanitari, ogni altra materia non espressamente attribuita alla competenza di un assessore”.
Occhiuto non ha fatto altro con la giunta come con un’anguria a cui viene tolto il cuore succoso e saporito che si mangia lui e a tanti assessori, in primis a Galabrese, non rimane che la buccia. Trattenere la cultura, il marketing, la promozione della Calabria significa semplicemente che si continuerà beatamente con la Calabria dello Spettacolo messa su da Occhiuto in questi quattro anni. Ciò significa che sarà il padrone assoluto della Calabria Film Commission, degli eventi culturali, dei Capodanni Rai o Mediaset dei prossimi anni, delle promozioni televisive a tutto andare sui canali Rai, Mediaset, La 7, e sarà sempre lui ad aprire e chiudere la cassaforte davanti alle richieste di intellettuali, opinionisti, imprenditori televisivi, della stampa locale e compagnia cantando. Sarà sempre lui a ricevere mister Ryanair, a fare accordi di commercializzazione a tutto spiano elargendo milioni su milioni. Trattiene per se anche la Protezione Civile così potrà continuare a giocare co i droni e i battelli. E anche l’altro grande avvenimento che sarebbe il Ponte sullo stretto sarà sempre lui a gestirlo visto che le infrastrutture complesse rimarranno nelle sue mani.
Concludiamo con la domanda iniziale: perché Giorgia Meloni ha accettato di prendere così tanti schiaffoni da Roberto Occhiuto? Forse attende sviluppi più o meno “sconvolgenti” dal fronte delle indagini? Forse si ispira a Sergio Leone? Come diceva Tuco nel film Il buono, il brutto e il cattivo: “I tipi grossi come te non mi piacciono, perché quando cascano fanno tanto rumore”.









