“LA STORIA DI UN GRANDE AMORE TRA UN PADRE ED UN FIGLIO NELLA NOTTE DI ELEZIONE DEL GIOVANE SINDACO DI NEW YORK”
CATANZARO – E’ questa una notte magica per me padre e per Alberto mio figlio, da venti anni residente a NEW YORK, perché viene eletto stanotte, per la prima volta dopo cento anni un giovane sindaco di 34 anni, coraggioso e con un programma audace e progressista, musulmano,
Per un figlio che va via da Catanzaro, lasciando tutto e tutti, e per un padre che ivi resta, credetemi, è una esperienza traumatica che segnerà tutta la vita, anche se il figlio lì studia, si laurea, lavora. Sì, perché nel corso degli eventi che mi accompagnano nella mia vita amo citare la frase: ”ho fame di paternità” come fa dire in “HERZOG “ il premio Nobel Saul Bellow.
Un figlio è per sempre; mi inorgoglisce e mi tranquillizza sapere che da stanotte, con l’elezione del suo nuovo sindaco (tre anni fa Alby ha ottenuto la cittadinanza americana) egli sarà più sicuro in una città dove il tutto è nulla ed il nulla è tutto, in una città fantasmatica che oscilla tra il reale e l’irreale, in una città dove Alberto si è mosso da solo, ha fatto tutto da solo (a venti anni e proveniente dal profondo sud calabrese!), affrontando le durezze e le contraddizioni tra bellezza e crudeltà.
E’ per questo motivo che stanotte sono felice per te Alby caro, e per me tuo padre. augurandomi che questo nuovo tuo percorso ci renda entrambi sempre più innamorati, di quell’amore tra padre e figlio speciale, unico, eterno; è proprio vero: ”un cuore di padre è il capolavoro della natura”.
GIANCARLO SPADANUDA









