Calabria 2021, il “sogno proibito” del cognato (truffaldino) del cazzaro

Alla fine non sono riusciti a piazzarlo nella lista di Forza Italia ma sono riusciti comunque ad inserirlo in una “civica”, quella denominata “Forza Azzurri”. Stiamo parlando di Piercarlo Chiappetta, meglio conosciuto a Cosenza come il cognato del cazzaro.

Piercarlo Chiappetta, classe 1967, cognato di Mario Occhiuto perché hanno sposato le sorelle Scarpelli, è un inqualificabile personaggio del sottobosco politico locale, protagonista di decine e decine di “avventure” politiche cambiando continuamente casacca. Per non parlare degli accordi e degli interessi inconfessabili. “Ufficialmente” fa il commercialista ma nei fatti è stato per molti anni costruttore nonché consigliere provinciale dell’Udc (2004-2009), consigliere comunale a Cosenza (2002-2006) e tuttora in carica dopo essere stato eletto con una delle liste di Occhiuto nel 2016 e più volte candidato alla Regione senza successo. Al punto tale che per lui entrare alla Regione è una sorta di “sogno proibito”. Che puntualmente va in scena anche questa volta, dopo che nel 2020 Jole Santelli si impuntò personalmente per non averlo in mezzo ai piedi. E ci riuscì… cosa che invece non è riuscita a Robertino Occhiuto, che ha ottenuto soltanto di non averlo nella lista di Forza Italia ma non ha potuto impedire il suo ingresso in “Forza Azzurri”.

Ma veniamo a qualcuna delle “avventure” di Piercarlo Chiappetta.

Una decina di anni fa a Rende, il cognato di Occhiuto è tra coloro che pressano per avere il via libera ad una variante al piano regolatore generale con la quale si rende edificabile il terreno adibito a parcheggio del famoso Hotel Executive. L’operazione, a quanto pare, è irregolare perché non rispetterebbe i parametri tra parcheggi e residenti ma tant’è. A costruire il palazzo sono, appunto, Piercarlo Chiappetta, Attilio De Rango (cognato di Tonino Gatto, il re della Despar) e lo stesso proprietario dell’Hotel Executive Mimmo Barile.

Quanto basta per “convincere” lo stesso Barile a togliersi di mezzo dalle elezioni del 2008 e non dare fastidio a Sandro Principe. La concessione edilizia riguarda un palazzo di 3 piani ma i nostri eroi ne alzano ben sei e, per ovviare all’inconveniente, si fanno fare una “bonifica” per l’ultimo piano e poi a cascata ne beneficiano anche gli altri e il giochino (che renderà un sacco di soldi a tutti i personaggi) è fatto.

A Rende, poi, sono rimaste leggendarie le acrobazie di Piercarlo al timone della società di calcio, che gli sono valse addirittura la radiazione dai quadri dirigenziali del calcio e non aggiungiamo altro per carità di patria.

Per non parlare della sua attività imprenditoriale, che ricorda tantissimo quella di Mario Occhiuto con decine di aziende portate al fallimento con connessi soldi “bruciati” a decine di malcapitati. Per averne una prova leggete questo articolo(http://www.iacchite.com/lettere-a-iacchite-io-ex-dipendente-sfruttato-da-piercarlo-chiappetta/).

Ma torniamo al sogno regionale. Piercarlo Chiappetta l’ha quasi toccato nel 2010 quando, candidato nella lista Scopelliti Presidente, sembrava risultare tra gli eletti. Tutti i media lo davano per eletto quando, improvvisamente, un nuovo calcolo dei voti gli toglieva il seggio a vantaggio del collega vibonese Alfonso Grillo. E poi ci ha riprovato nel 2014 risultando, appunto, il secondo dei non eletti. Nel 2020, invece, come accennato, la Santelli lo aveva fatto fuori. Mario il cazzaro gli ha “promesso” che lo avrebbe aiutato e lui, naturalmente, si è ributtato nella mischia. E in questa campagna elettorale nella quale sguazzano anche i “cognati” trattenete i… conati. Intelligenti pauca.