“Gombloddo”, Principato di Tropea sotto attacco e nessuno dice una parola

GOMBLODDO: Principato di Tropea sotto attacco

Anche lo scioglimento del Comune per mafia… dopo l’invio della Commissione di accesso antimafia e dopo l’esclusione del Comune di Tropea dal bando regionale degli Eventi Culturali Speciali per l’annualità 2022 è dovuto ad un complotto internazionale contro il primo cittadino o meglio principe di Tropea – per sua stessa ammissione sia chiaro -, Giovanni Macri… 

Nessuno aveva dubbi e infatti il parere del sindaco/principe, nella solita nota di fuoco dettata al lecchino/principe Lenin Montesanto Comunicazione & Lobbying, già respingeva con sdegno le accuse  di infiltrazioni mafiose reiterate dal… prefetto ma che erano state già ampiamente riportate dall’articolo de L’Espresso di qualche mese fa, che adesso è tornato prepotentemente di attualità dopo l’ufficialità dello scioglimento per mafia del Comune.

L’ESPRESSO E I GATTOPARDI DI TROPEA (https://www.iacchite.blog/lespresso-fulmina-macri-la-sua-banda-e-peppe-ndrina-i-gattopardi-di-tropea/)

L’accusa è veramente tosta. C’è un complotto, anzi un GOMBLODDO (alla Guzzanti)  in atto nel Vibonese contro il sindaco/principe di Tropea. Si leggevano parole infuocate nel comunicato: “… Alla luce dell’ennesimo attacco, privo di qualsiasi interesse giudiziario o giornalistico, messo in atto ai danni dell’immagine della Città di Tropea e della onorabilità e della rispettabilità degli organi democraticamente eletti, appare ormai innegabile la presenza in provincia di Vibo Valentia di logiche e trame torbide, ordite da quanti sono adusi millantare rapporti riservati e relazioni importanti per inscenare presunti scoop e fughe di notizie col solo risultato di produrre allarmismo ed alimentare tensioni sociali…”.

Dopo questa denuncia ferma, circoscritta e chiara crediamo che il solo intervento della magistratura ordinaria non sia in grado di riuscire a scoprire la trama che sta offuscando la fama e l’onore della bella Tropea e dei tropeani tutti.

Il problema è che lo sciogilmento l’ha deciso direttamente il governo Meloni e allora per aggirare l’ostacolo magari sarebbe il caso di fare intervenire altrettanto direttamente lo statista Berlusconi in collegamento dall’oltretomba e magari il prode Salvini direttamente sul ponte di… pilu.

Il Parlamento italiano deve istituire una commissione straordinaria alternativa che indaghi e scopra le verità indicibili di tale “gombloddo”, come direbbe anche il presidente della Regione Occhiuto con la sua incancellabile cadenza “cusendina”. Usiamo il condizionale perché Ogghiudo in realtà si guarda bene dal dire una sola parola per difendere il principe disarcionato: silenzio assoluto…

E se non fosse sufficiente si arrivi a coinvolgere il Parlamento Europeo, quello giapponese e l’ONU. Chi c’è dietro a questo piano criminale? C’è la mafia ? C’è la ‘ndrangheta? Forse la massoneria deviata… i servizi segreti… quelli deviati… o meglio ancora, forse la Spectre… la terza internazionale… gli anarchici… oppure è un “gombloddo” ordito sull’intero Globo terracqueo?

Troppi accanimenti e fatti inspiegabili sono successi in questi ultimi mesi per non far nascere questi atroci sospetti. Mentre il nome del Principato di Tropea veleggia trionfante da Occidente a Oriente, mentre dagli States alla Cina tutti chiedono incontri e gemellaggi, il nemico subdolo colpisce nell’ombra.

Mentre il principe di Tropea posava da conquistatore il piede, naturalmente destro, sul suolo nipponico chi ha fatto cadere il costone della Madonna dell’Isola?  E’ stata una manovra per far saltare il viaggio in terra di Giappone ? Ma il nemico è stato respinto e sconfitto, il viaggio istituzionale è stato un successone e in Giappone attendono al più presto l’arrivo dei turisti del Principato e della Madonna dell’Isola per l’Expo 2025. Tanto per venire in Calabria c’è tempo.

Non contenti di questa disfatta, la Spectre ha pensato bene di lanciare un attacco hacker  intergalattico arrivando perfino negli studi della Marvel a Hollywood deformando e rendendo irriconoscibile la bellezza del Principato.

Infine sempre la Spectre, o chi per essa, e sempre con una azione di hackeraggio internazionale è entrata sicuramente nel portale della Regione Calabria facendo escludere il progetto maestoso del Comune di Tropea dal finanziamento degli Eventi Culturali straordinari. Non può essere altrimenti. Si è voluto colpire a freddo e a tradimento il Principato di Tropea, gloria del regno di Calabria, capitale del turismo italiano, borgo dei Borghi, per offuscarne l’immagine planetaria.

E per dare un colpo mortale hanno pensato bene di favorire paesi senza alcuna tradizione come Diamante, Altomonte, Gerace, Roccella Jonica, Caulonia, Rende, perfino Cerisano, Mormanno, Pallagorio, Taverna, Catona. Praticamente tutti, tutti hanno avuto il loro contributo di almeno 100 mila euro, chi per il festival del peperoncino, chi per il festival de l’Aurora… festival jazz rumori mediterranei… i tesori del mediterraneo, eccetera eccetera. L’elenco è lungo, lunghissimo.

Solo il Comune di Tropea e il sistema bibliotecario Vibonese sono stati esclusi. Ma si sa il SBV è combinato male, in stato comatoso, ma il Principato di Tropea come si è osato escluderlo? GomBloddio signori, GomBloddo. Un gombloddo così internazionale che nemmeno il Presidentissimo Roberto Occhiuto, amico del Principato di Tropea e del suo Principe, è riuscito a sgominare. Niente da fare, ha imitato un tale che si chiamava Ponzio Pilato. 

Ma qui si sta giocando con il fuoco con notizie false e tendenziose e si rischia una nuova Reggio Calabria, I MOTI DI TROPEA.

Come si evidenziava già dal comunicato n 95: “… presunti scoop e fughe di notizie col solo risultato di produrre allarmismo ed alimentare tensioni sociali…”. La situazione è allarmante e la gente è esasperata. Si faccia al più presto questa COMMISSIONE DI INCHIESTA SU TROPEA da contrapporre a tutti i costi alla Commissione d’accesso antimafia appena arrivata. Bisogna dare una risposta al Principato e al suo Principe che da tempo esortano: “non ci stancheremo mai di invitare quanti ne hanno competenza ad indagare a fondo, per capire quali sono i reali motivi di tale e tanto odio ed accanimento mediatico fondato miseramente sul nulla”.

Ovviamente, per tornare con i piedi per terra, la Commissione d’accesso antimafia ha scoperto – e non ci voleva molto… – i reali motivi di tale accanimento: l’incompetenza, la furbizia e l’arroganza, il nulla fatto amministrazione. E nonostante tutto questo, Tropea rimane sempre più ammirata e desiderata perché la bellezza non può essere neanche offuscata dal NULLA che finora ha avuto alla guida.