L’Europa non ha approvato alcun progetto del Ponte né al momento sono previsti stanziamenti di fondi

di Antonio Fraschilla

Fonte: Repubblica

Il Parlamento europeo ha approvato in via definitiva le misure per terminare i principali progetti transeuropei di trasporto, come strade, ferrovie, ponti e gallerie, entro il 2030. E ha inserito, su richiesta dell’Italia, anche l’attraversamento dello Stretto di Messina tra gli allegati, ma non tra le opere da finanziare al momento. Anche se non è escluso che questo possa accadere più avanti. “Il Ponte sullo Stretto fa parte della rete centrale Ten-t e studi preparatori per la parte ferroviaria del progetto potrebbero essere finanziati sulla base del programma Connecting Europe Facility”, ha detto un portavoce della Commissione Ue dopo il via libera dell’Eurocamera alle linee guida aggiornate per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti. “Uno degli obiettivi principali della politica Ten-t è una migliore coesione tra tutte le regioni Ue attraverso migliori collegamenti di trasporto. Un collegamento fisso sullo stretto di Messina potrebbe contribuire positivamente” e “avvicinare la Sicilia e la sua popolazione all’Europa continentale”, ha evidenziato il portavoce, precisando che “tuttavia, i costi e i benefici precisi di una tale infrastruttura possono essere determinati solo sulla base di studi preparatori”.

Ed è questo il punto chiave. L’Europa non ha approvato alcun progetto del Ponte, né al momento sono previsti stanziamenti di fondi di Bruxelles per la grande opera. Come chiarito anche da Eddy Liegeois, a capo della direzione mobilità della Commissione Europea, in una nota inviata alla deputata di Alleanza verdi e sinistra Rosa D’Amato: “Il fatto che l’opera sia inserita nel Ten.t non significa che saranno allocate risorse specifiche da parte dell’Unione Europa, dipenderà dal rispetto delle regole Ue e del Ten-t in materia”. Per l’inserimento del Ponte nel Ten-t esultano governo e centrodestra: “Grande soddisfazione da parte del Mit guidato dal vicepremier e ministro Matteo Salvini per l’approvazione da parte del Parlamento europeo alle linee guida aggiornate per lo sviluppo della Rete transeuropea dei trasporti (Ten-T) che comprende il Ponte sullo Stretto”, si legge in una nota del ministero.

Angelo Bonelli di Alleanza verdi e sinistra afferma: “L’approvazione del Ten-T da parte del Parlamento europeo, che prevede importanti progetti ferroviari, non include finanziamenti per il ponte sullo Stretto, contrariamente a quanto sostenuto dalla Lega, che nei mesi scorsi aveva presentato un emendamento. Le opere dovranno essere completate entro il 2030, ma in ogni caso il Direttore Generale del Dipartimento Trasporti della Commissione Europea, Eddy Liégeois, in risposta a una richiesta degli europarlamentari verdi, ha scritto che non c’è alcuna allocazione di fondi europei per il ponte, il cui inserimento nella revisione del Ten-T riflette una decisione del governo italiano. L’Europa sta cominciando a comprendere il disastro/pasticcio legato al progetto del ponte. Salvini ha riesumato un piano vecchio di 12 anni con gravi lacune, tabelle illeggibili e l’assenza di studi significativi, come la zonizzazione sismica e le prove del vento. Il testo del Ten-T attualmente non include il Ponte, sebbene sia menzionato negli allegati, inserito su iniziativa del governo italiano. Tuttavia, il Ponte non sarà finanziato e certamente non sarà completato entro il 2030 ma sarà solo un bancomat di Stato”.