Qualche giorno addietro avevamo scritto che a San Giiovanni in Fiore non c’è limite all’indecenza. Non ci siamo sbagliati. Anzi, Rosaria Succurro e il marito, il vero sindaco, Marco a ‘mbroglia, continuano sistematicamente a mortificare le istituzioni.
Da oltre un mese è stata eletta consigliere regionale ma di abbandonare il ruolo di sindaco di San Giovanni in Fiore e presidente della Provincia non ne vuole proprio sapere in spregio a tutte le regole. Oggi, sabato 8 novembre, Rosaria Succurro decade da sindaco di San Giovanni in Fiore e da presidente della Provincia perché sono decorsi dieci giorni dalla sua proclamazione a consigliere regionale con tanto di firma alla Corte d’Appello di Catanzaro. Ma lei non se ne va, non si dimette utilizzando un cavillo: poiché la decadenza deve essere formalizzata dal consiglio comunale per San Giovanni e dal consiglio provinciale per la Provincia resta ancora in sella, evidentemente per aggiustare le ultime carte e fare gli ultimi affari. Incredibile ma vero! Resta in carica perché nessuno – e sottolineiamo nessuno coinvolgendo anche chi dovrebbe fare opposizione – ha il coraggio di convocare i due Consigli e lei spera che nessuno… se ne accorga!
Una che dice di amare la propria terra e poi la mortifica con atteggiamenti meschini non può essere annoverata tra chi vuole bene alla propria comunità. Ma l’aspetto drammatico è che la squallida e Marco a ìmbroglia continuano a spendere risorse a fiumi senza nessuna vergogna.
In questi giorni hanno addirittura sfoderato un nuovo assunto, il leggendario ingegnere Francesco Converso, già tirapiedi di Occhiuto al Comune di Cosenza e addirittura condannato a risarcire oltre un milione per la tragicomica truffa dei pannelli solari al campo scuola Coni di Cosenza.
E l’esordio di Converso a San Giovanni è stato altrettanto tragicomico: ha pubblicato una determina, la numero 1506 del 5 novembre 2025 per il considerevole importo di 85.806,64 euro per il cosiddetto premio “Internazionale Gioacchino da Fiore” e la cosa più incredibile è che ha fatto affiggere sui muri della città manifesti 6×3 nel quale annuncia che il 29 novembre sarà proprio la sindaca squallida a presiedere questo premio che negli anni si è rivelato solo uno spettacolo penoso più di avanspettacolo che di altro con presenze, nell’Abbazia, a dir poco imbarazzanti. E siamo molto curiosi di vedere chi sarà il “presentatore” di questa ennesima pagliacciata.
Intanto, a San Giovanni nessuno parla. L’opposizione è muta come un pesce, la maggioranza pure… Perché se il vicesindaco Cocchiero osasse dire una parola, sarebbe immediatamente “azzerato” e quindi tace… Robertino Occhiuto che ne pensa? Possibile che dinanzi ad una stortura del genere rimane in silenzio? Non dovrebbe essere garante di correttezza istituzionale? Intanto al Comune fanno quello che vogliono nonostante ci sia una legge che dichiara ufficialmente la decadenza del sindaco.
Il 7 ottobre scorso il Consiglio di Stato ha annullato un concorso per ausiliari del traffico. La responsabile del personale, l’avvocata Filomena Bafaro, su pressione della coppia reale, non ha licenziato i due che hanno “vinto” il concorso truffa e non ha avviato nessuna procedura per rifare l’orale come ha stabilito la sentenza. Possibile che questi signori non si rendono conto che verrà il giorno che dovranno rispondere di tutto questo marciume? Davvero pensano di passarla liscia? Pagheranno tutto, e il conto sarà anche molto salato. Ormai siamo arrivati al paradosso…









