Catanzaro, la partita di Colao: “Battuto l’Entella nonostante gli aiuti dell’arbitro”

di Riccardo Colao

Fonte: L’Italiano 

PRIMO TEMPO – Ore 17,15… arbitra Tremolada (un tipetto che a noi non è mai piaciuto troppo per come si è comportato in passato verso le Aquile) e non si capisce il perché la Società non possa fornire una lista di personaggi sgraditi visti i suoi precedenti. Il cielo è grigio, di sole manco a parlarne e si spera che il risultato – sotto i riflettori incandescenti – non sia blu ma tinteggiato dai colori giallo e rosso. Ritorna in campo Petriccione e la formazione iniziale allestita da Aquilani appare quella più in grado di aggredire gli avversari. Almeno nei primi venti minuti di giuoco non abbiamo questa sensazione… cioè che il “Catanza” possa impensierire una formazione tra le meno capaci della serie cadetta. Il solito “tiki-taka” con partenza dalle retrovie non frutta molto a livello di pericolosità. Ne approfitta l’Entella che si riversa coraggiosamente avanzando il baricentro e cercando di sorprendere i singoli calciatori che a volte cadono nel tranello. Come cade nell’errore il “ciclope” Tremolada (nel senso che vede il match con un solo occhio) il quale favorendo le tante trattenute da parte dei giocatori in maglia biancoceleste consente agli ospiti di contare sull’immunità dei cartellini validi le ammonizioni. Non transige invece questo raro esemplare di fauna arbitrale della mediocre specie su una specie di trattenuta da parte di Antonini in area che lui giudica talmente fallosa da indicare il dischetto del rigore. Roba allucinante visto che il corner era stato appena battuto e la palla si trovava ben distante ancora nella fase della parabola decollante e che non ci sarebbero state comunque le condizioni per far gol.. Come accade ormai di solito il Var conferma la decisione di Tremolada e l’Entella va in vantaggio con Franzoni al 14′.

A questo punto il “Catanza” si scuote e reagisce mentre l’Entella che gode del momentaneo vantaggio si concede il momentaneo “remi in barca”. Nascono così i tentativi di Cisse al 22′ e di Antonini poco dopo sventati con tempismo da Colombi. Ma il gol del pareggio per le Aquile sta per arrivare e i ragazzi di Aquilani lo cercano e lo sudano con veemenza e coraggio. Al 28′ Pontisso riesce ad effettuare un cross perfetto per la testa di Cassandro e lui di testa incorna che è una meraviglia. Il gol del pari e della rimonta riequilibra la situazione. Però Tremolada è uno di quei direttori di gara che vuole essere protagonista ad ogni costo. Prima espelle dalla panchina Falcone (un membro dello staff tecnico) che insorge quando Cisse viene colpito nelle gambe e trattenuto per l’ennesima volta, poi sorvola ancora sulle solite scorrettezze degli “entellesi” e regala l’opportunità a Davide Bariti di beffare Pigliacelli con un tiro calibrato. L’Entella si riporta sul 2 a 1. Per i “Giallorossi” parte la nuova offensiva alla ricerca del gol nell’area perduta. Salgono le proteste in campo e sugli spalti. Ne fa le spese anche Iemmello che si vede sventolare un giallo solo per aver protestato (e lui poteva farlo quale capitano) su alcune decisioni “a pene di levriere” dell’arbitro. Il “Catanza” non ci sta e insiste con azioni ficcanti sostenute da una fitta rete di passaggi che francamente ripetuti troppe volte consentono agli avversari di recuperare tempi agendo in anticipo. Tuttavia la quarta rete del primo tempo arriva a un minuto dallo scadere del tempo regolamentare.

Il 2 a 2 lo “confeziona Pontisso dal dischetto del calcio di rigore al 44′ quando Tremolada decide che sia stato commesso un fallo di Benali su Favasuli previa benedizione della cupola del Var… Scattano tre minuti di recupero durante i quali assistiamo all’arrembaggio delle Aquile, poi finalmente si ritorna negli spogliatoi. Impressioni? Una partita che avrebbe potuto essere spettacolare (e in certi momenti lo è stata) che vive l’angoscia umorale di un arbitro che qualcuno dovrebbe collocare a riposo prima che prosegua a produrre danni. Attendiamo le mosse di mister Aquilani. La partita si può vincere ma…

SECONDO TEMPO  Bettella rileva l’ammonito Antonini. Karic subentra a Franzoni per gli ospitati. Aquilani opta per un atteggiamento aggressivo e i suoi lo ascoltano alla lettera. Spinge la formazione giallorossa che vuole conquistare i tre punti nonostante la contrarietà arbitrale. Ci provano e neppure timidamente Cisse (due volte) e Rispoli poi è la capoccia dello zar Pietro a far breccia. D’Alessandro produce un cross di quelli che se ben calibrati fruttano tanto e Iemmello lo trasforma saltando più in alto del suo diretto controllore. Finalmente è il “Catanza” (57′) a ritrovarsi in vantaggio per la prima volta nel corso di questo match combattuto e che nessuno (almeno prima dell’inizio) avrebbe immaginato talmente aperto. Al 61′ Cassandro potrebbe bissare la sua splendida prestazione e sulla respinta di Colombi coglie la traversa. Peccato poiché sarebbe stata la rete della sicurezza. Chiappella, mister dell’Entella, si gioca i suoi cambi e rileva un centrocampista per un attaccante. Al 68’Aquilani non si fa pregare e spedisce Frosinini e Buglio al posto di D’Alessandro e Pontisso, Cinque minuti più tardi è la volta di Pittarello che subentra a Iemmello che si congeda tra gli applausi. Proprio Pittarello ha una buona occasione per far gol ma il piede di Bariti spedisce fuori provvidenzialmente il pallone. Tremolada ritorna protagonista: al 79′ esibendo un giallo a Brighenti (che era diffidato) e a Parodi. Chiappella sceglie le sue ultime mosse: all’80’ fuori Guiu e Dalla Vecchia, dentro Ankeye e Fumagalli; Aquilani risponde con Alesi che subentra a Petriccione.

Gli ultimi minuti (compresi i quattro di recupero) sono palpitanti e avvincenti con l’Entella che gioca il tutto per tutto nel tentativo di riagguantare il pareggio e il “Catanza” che si difende. Ma non c’è trippa per i “gatti” dell’Entella e questa volta il bottino pieno è tutto per i giallorossi che lo condividono assieme al pubblico festoso.

CONCLUSIONI  Aquilani ritorna al successo e con lui i suoi atleti. Splendida la prestazione dell’instancabile Cisse, “dell’oracolo” Cassandro, del bomber Iemmello e pure di Rispoli, di Brighenti, Favasuli, di Pontisso, di Petriccione. Fantastico come sempre pure Pigliacelli che proprio negli ultimi istanti ha salvato il risultato. Gara forse sofferta che però ha rivelato (ove mai ve ne fosse stato bisogno) il gran cuore di questi ragazzi che vanno elogiati singolarmente ed in gruppo. Allora cosa manca al “Catanza” per avanzare e cercare di agganciare la testa della classifica? Forse un tantino in più di cattiveria agonistica, qualche passaggio arretrato in meno, più spinta offensiva, gioco meno complicato che lascia possibilità agli avversari di non farsi sorprendere. Ma oggi la dea Nike ha sorriso al Ceravolo. E allora a quota 19 punti e ottava posizione in classifica, andiamo avanti con fiducia! Giallorossamente vostro,

Riccardo Colao