Fonte: Approdo Calabria
La sanità pubblica vibonese affonda e il governatore della Calabria si prende il lusso di snobbarla. “Ha sbagliato due volte a non presentarsi al tavolo del confronto”, sbottano alcuni sindaci della provincia di Vibo Valentia perché è stata convocata dal prefetto di Vibo Valentia Anna Aurora Colosimo su richiesta dei 50 sindaci, delle forze sindacali e dei rappresentanti del mondo dell’associazionismo vibonese. Al centro dell’incontro lo sfascio del sistema sanitario che rischia di sprofondare negli abissi dell’indifferenza istituzionale.
Al tavolo del confronto, tenutosi in Prefettura, c’erano oltre al prefetto Aurora Colosimo, il presidente della provincia Corrado L’Andolina, il presidente della Conferenza dei sindaci Salvatore Fortunato Giordano, il sindaco di Vibo Valentia, il sub commissario regionale della Sanità Ernesto Esposito e i rappresentanti degli Ordini dei medici e degli infermieri.
Cosa significa “snobbare”
Prima di soffermarmi sulla riunione vorrei spiegare cosa significa la parola “snobbare”. “Snobbare la riunione” significa ignorare, evitare o trattare con indifferenza la partecipazione a un incontro, in modo deliberato. È un modo per rifiutarsi di partecipare a una riunione, spesso per sentirsi superiori o perché si ritiene che l’incontro sia inutile”.
Snobbare potrebbe significare anche indifferenza nei confronti delle centinaia di persone che si sono accalcate davanti alla Prefettura in segno di protesta per un servizio sanitario che fa acqua da tutte le parti.
Promesse vuote e nessuna road map
Una cosa è certa. All’incontro sponsorizzato dal prefetto Colosimo il governatore non c’era. Perché? Non voleva guastarsi il sangue sentendo le rabbiose proteste dei cittadini vibonesi che quotidianamente sono costretti a fare i conti con un sistema sanitario che sta per essere privato della rete ospedaliera, della medicina territoriale e di altri servizi di vitale importanza? Si attende una giustificazione plausibile ad un’assenza altrimenti ingiustificata. Al contrario del governatore, la comunità vibonese ha partecipato in massa. Ha fatto sentire la propria voce. Centinaia di persone si sono presentate davanti all’Ufficio territoriale di Governo, sul corso principale di Vibo, sfidando il freddo e la pioggia. In tanti hanno raccontato le proprie disavventure sanitarie.
Dalla riunione, allo stato, solo le solite promesse. Parole, parole e ancora parole. Aria fritta. Niente di nuovo. Solo il presidente Occhiuto, se avesse partecipato, avrebbe potuto tracciare una “road map” per salvare seriamente la rete ospedaliera e innestare quei processi che sono indispensabili per il rilancio della medicina territoriale. Dio salvi la sanità vibonese e la liberi dalle catene dell’immobilismo. Cartelli, comitati e protesta crescente
Pomeriggio davanti alla Prefettura sono comparsi gli stessi cartelli dei giorni scorsi. Il più incisivo di tutti era quello rivolto alla classe politica. Sindaci compresi. “Mo’ veramente basta!”. Il solito incisivo e coraggioso avvertimento da parte del Comitato civico “San Bruno” che è sceso in campo per salvare la rete ospedaliera della provincia di Vibo Valentia. Alla protesta si sono uniti forze sindacali e mondo dell’associazionismo che stanno facendo di tutto per fare arrivare la loro voce all’attenzione della governance regionale.
Reparti fantasma, medici in fuga: sanità al collasso
In attesa che il governatore Roberto Occhiuto muova la parte “bassa della schiena” la sanità vibonese scivola sempre più in giù, nell’abisso: reparti fantasma, medici in fuga e nessuna inversione di rotta. Sindaci, forze sindacali e mondo dell’associazionismo chiedono nuove assunzioni, il potenziamento dell’organico e l’attivazione degli 80 posti letto già autorizzati. In assenza di risposte immediate, annunciano lo stato d’agitazione.
I 50 sindaci si compattano
Su queste emergenze si stanno confrontando soprattutto i 50 sindaci della provincia di Vibo Valentia i quali sono decisi a fare fronte comune per salvare il Sistema sanitario vibonese. Nei giorni scorsi, a testa bassa, ha sferrato il suo attacco il sindaco di Vibo Valentia Enzo Romeo il quale ha espressamente chiesto al management dell’Asp di attivarsi per salvare i nosocomi di Vibo Valentia, Tropea, Serra San Bruno, Nicotera e Soriano. L’inquilino di palazzo “Luigi Razza” ha invitato i 50 colleghi della provincia di Vibo Valentia a fare fronte comune contro la governance regionale che non sembrerebbe interessata a rilanciare la Sanità pubblica vibonese. La minaccia di portare la protesta in Consiglio regionale
Data l’assenza del governatore i sindaci, le forze sindacali e i rappresentanti del mondo dell’associazionismo e del Terzo settore hanno minacciato di portare la protesta nell’aula del consiglio regionale. Naturalmente il commissario Esposito, come un diligente ricercatore universitario, ha raccolto tutti i “predicozzi” dei partecipanti alla riunione che adesso vogliono iniziative progettuali serie da parte del governatore Occhiuto. Le chiacchiere e gli slogan non bastano più, ora servono i fatti. Quelli veri. Senza se e senza ma.









