Gufando Gufando. Ma quale Sandokan, questa è una “cuccagna” milionaria e noi siamo i soliti fessi che ci abbocchiamo

GUFANDO GUFANDO
SPECIALE DAI LUOGHI DELLA SERIE SANDOKAN.

Il gufo Anacleto vi farà da guida nel visitare il set di Sandokan, nell’area industriale di Lamezia Terme, dove sono stati girati gli interni della colonia di Labur. La Calabria Film Commission ha messo su una mostra intitolata: “Sandokan in Calabria. I luoghi della serie”. Dal 26 novembre e fino al 27 gennaio nell’area industriale di Lamezia Terme, dove stanno nascendo gli Studios calabresi, si apre agli occhi dei calabresi lo scrigno della colonia di Labuan. Opera d’arte unica è stata definita dalla Calabria Film Commission nell’acquistare senza tentennamenti il set realizzato dalla Luxevide. Solitamente una volta finite le riprese i backlot dei film vengono smontati, la Calabria Film Commission invece li compra e a che prezzi.

Certamente la promessa del contributo finanziario è stata un’arma importante per convincere la Luxevide a realizzare alcuni esterni e parte degli interni in Calabria. Degli esterni abbiamo già detto che il solo contributo è superiore al milione di euro. Già sono stati dati in anticipo 780 mila euro nel 2024 per tre minuti d’esterno nei primi due episodi. Non ritenendo sufficiente questo contributo si è proceduto anche ad acquistare il backlot realizzato alla modica somma di euro 560 mila euro. E quale casa produttrice avrebbe respinto un simile omaggio? creare set, scenografie, allestimenti su suoli dell’area industriale e poi rivenderli al partner pubblico, alla Calabria Film Commission, una volta terminate le riprese. Ullallà, é una cuccagna.

Il povero Gufo Anacleto – come si sa noi gufi siamo pigri e sedentari – si è alzato ben presto per raggiungere l’area industriale di Lamezia Terme. Arrivati nell’area industriale lo attendevano buche che sembrano crateri, una segnaletica pessima, un labirinto di strade e di incroci in cui perdersi. Ma il presidente Occhiuto che tutto può, non poteva prevedere di far passare il Giro d’Italia da qui così avrebbero asfaltato le strade?

Comunque il nostro inviato Anacleto arriva nell’area della colonia di Labuan guidato dalle palme che svettano nel cielo. Superato il cancello d’ingresso, la strada sterrata, tra una pozzanghera d’acqua e l’altra, conduce alla porta d’ingresso rigorosamente chiusa. Il nostro gufo entra da un ingresso laterale che introduce nel giardino della colonia immerso nel verde e con belle palme alte. Da un lato il giardino è chiuso da un muro con al centro il portone d’ingresso e dall’altro lato si staglia il prefabbricato a due livello dove è stato ambientato il consolato inglese di Labuan. Al primo piano non ci sono ambienti interni, c è solo la facciata esterna.

Una brava guida si fa incontro al nostro gufo Anacleto e lo accompagna all’interno per la visita. All’interno del consolato si trova il salone dove è stata realizzata la festa di compleanno di Marianna, adesso si possono vedere alcuni costumi dei protagonisti, in un’altra sala si può vedere il timone del galeone di Sandokan. Nello sceneggiato uscendo dal consolato difronte vi si para il mare, in effetti sono tutti effetti digitali creati proiettando scene di mare sul muro di cinta che sta difronte al consolato e che chiude in realtà il giardino.

In un’altro cortiletto a fianco del principale sono state girate le scene delle strade di Singapore. E poi negli spazi interni abbiamo le prigioni che sono state al centro del secondo episodio.

Il gufo Anacleto ci tiene ad informare che a dieci giorni dall’apertura della mostra era solo lui a visitare la stessa. La guida ci ha tenuto a precisare che tante prenotazioni sono arrivate per il periodo natalizio e che per gennaio si punta sulle visite scolastiche. Siamo certo che questo nostro articolo contribuirà al successo dell’iniziativa.

Rimangono in sospeso sempre le stesse domande che noi gufi rivolgiamo al presidente Occhiuto da tempo. Ma tutto questo set in legno, compensato, e altro, siamo certo che vale 560 mila euro? E siamo certi che non verrà abbandonato alle intemperie?

E arriviamo alle domande delle domandone, che ci azzecca la Calabria con la Malesia? Che ci azzecca la Calabria con il Sandokan? Se ci avesse azzeccato qualcosa forse invece di allestire di sana pianta un set cinematografico si sarebbe trovato un borgo, un palazzo storico, un castello dove girare gli interni. Gli interni realizzati, così come gli esterni della colonia di Lapuan, richiamano le colonie britanniche in estremo oriente, non di certo la Calabria. Va a finire che la Calabria e i soldi dei calabresi serviranno a promuovere la Malesia e il Borneo.

Ma tutto è possibile con un presidente che quattro anni fa regaló una pista di ghiaccio ai lumbard e ai milanesi. Almeno questa volta non siamo andati a portare i soldi dei calabresi direttamente in oriente, gli stiamo facendo la pubblicità dalla Calabria. E qualche soldo sarà pur finito nelle tasche delle imprese calabresi. Almeno questo. Perché ci dispiace dirlo per i tanti che stanno vedendo una Calabria stupenda, ma nel Sandokan Rai la Calabria proprio non c’ è. E non potrebbe esserci, salvo che non adottiamo Sandokan e lo facciamo diventare calabrese. Parola di Gufo Anacleto.