118 allo sbando in Calabria: il volontariato scende in piazza… anzi no
All’uscita – seppure informale – della notizia della protesta pacifica prevista per domani 18 dicembre sotto la sede ASP di Cosenza, il capo Graziano alias Strafalaria ha convocato subito i presidenti delle associazioni che, proprio mentre vi scriviamo, sono nel Palazzo.
Convenzioni fantasma, rimborsi a singhiozzo e un Codice del Terzo Settore trattato come carta straccia. Il sistema che regge il 118 calabrese è ancora una volta appeso sulle spalle dei volontari, quelli che lavorano davvero, mentre le decisioni continuano a essere prese altrove, da altri, e soprattutto senza spiegazioni.
Alla notizia dell’ennesimo stallo, Graziano Strafalaria ha convocato d’urgenza i presidenti delle associazioni all’interno della sede ASP di via Alimena. Un copione già visto: riunioni lampo, tavoli ristretti e, come sempre, volontari esclusi. Proprio loro, che garantiscono turni, mezzi, interventi e spesso mettono mano al portafogli per tenere in piedi un servizio pubblico che pubblico non è più.
I volontari denunciano una gestione opaca e verticistica: decisioni prese alle loro spalle; nessun confronto reale; nessuna comunicazione dopo le riunioni e una domanda che resta sospesa da mesi: quando partiranno queste benedette convenzioni? La misura ora è colma. I volontari annunciano denunce.









