LA SETTIMANA INCOM
DI SILVIA TRUZZI
FONTE: IL FATTO QUOTIDIANO
I GATTINI DI MOMPRACEM. Sandokan ha chiuso in bellezza: martedì 16 dicembre su Rai1 ha incollato alla tv oltre 4 milioni di spettatori pari al 25.4% di share. Can Yaman, il nuovo Kabir Bedi, se l’è cavata benissimo nelle scende d’azione, dove non è mai stato sostituito da controfigure, e un po’ meno con l’interpretazione, causa la scarsa varietà di espressioni. Alessandro Preziosi, nelle prima puntate un po’ troppo Jack Sparrow (anche in omaggio a Phillippe Leroy), è stato uno Yanez De Gomera per nulla disprezzabile (il migliore del mazzo) e la nuova Perla di Labuan, Alanah Bloor, ha dato una discreta prova di sé come Marianna Guillonk. Da bocciare la sceneggiatura che ha trasformato la meravigliosa fantasia di Salgari in una soap opera di serie B, con lord Guillonk assassino dei genitori di Sandokan, e altre discutibili trovate come infilare nella storia un personaggio con velleità narrative che si chiama – ma dai – Emilio. Sandokan ha gli artigli spuntati: non uccide la tigre e non arde di passione per Marianna, come invece accade dalla prima pagina de Le tigri di Mompracem, ma se ne innamora a rate contraccambiato (sempre a singhiozzo) da lei che pare continuamente indecisa tra il bel pirata e Brook, oppiomane ma assai più caruccio di Adolfo Celi. Più che James Brook, Brook di Beautiful. Il povero Salgari, che è morto in disgrazia amareggiato da una vita di “semi-miseria” e travolto dai debiti, si meritava di più.










