di Riccardo Colao
Fonte: L’Italiano
PRIMO TEMPO – Dopo l’anticipo disputato ieri tra Modena e Monza (i brianzoli hanno vinto e bloccato a quota 29 i canarini, portandosi a braccetto col Frosinone mentre lo stop va a vantaggio della classifica dei giallorossi che possono ambire al sorpasso), largo alle altre gare della XVIII giornata. Grande pubblico presente rinforzato dai tanti concittadini che vivono al di fuori dei confini e che magari sono rientrati per trascorrere le festività natalizie e di fine anno. Puntuale come può essere una cambiale il direttore di gara, toscanissimo sino al midollo, Valerio Crezzini dà di fiato al fischietto nemmeno fosse una zampogna, e alle ore 15,00 si aprono le ostilità.
Vedersela col Cesena non è la stessa cosa che incontrare il Bari largamente dominato e vinto una settimana fa. Tuttavia alla formazione di Aquilani pare non essere determinante il fattore Mignani. Nelle prime fasi della schermaglia iniziale al 7′ Pittarello spara alto dopo aver raccolto una specie di cross in puro “viva il parroco style”. Poi salgono in cattedra i tritoni dell’Adriatico sostenuti da circa duecento tifosi vocianti e cantanti. Tra il 10′ e il 14′ – infatti – assistiamo al predominio cesenate con Pigliacelli protagonista di una serie di tempestive uscite, di una respinta su tiro di Bisoli e di un paio di parate coraggiose.
In campo corre e stantuffa un ragazzo chiamato Favasuli; vola sul prato verde come “superman” … a perdifiato e ubriaca più volte i diretti avversari con manovre di interdizione e di costruzione. Poi pian pianino le Aquile tirano fuori gli artigli e insidiano il regno di Klinsmann. Al 20′ assistiamo al cross di Cassandro e al colpo di testa di Cisse che Klinsmann intuisce. Due minuti più tardi risponde Shpendi e coglie il palo esterno alla sinistra di Pigliacelli. Stop: è l’ultima concessione dell’attenta retroguardia catanzarese ben diretta da Brighenti e Antonini. Tra il 25′ e il 26′ Cisse – dopo aver osato uno dei suoi magici tocchi – si guadagna un tiro dalla bandierina. Batte il corner Pontisso, sponda di Pittarello e infine Iemmello (già onorato tedoforo olimpico) incorna in elevazione beffando tre avversari che avrebbero avuto il compito di marcarlo!. Cambia così il risultato al Ceravolo con il “Catanza” che si porta in vantaggio mentre Iemmello fugge verso la curva per arrampicarsi sugli spalti e condividere l’abbraccio con gli ultras.
Il Cesena è colpito al cuore però non è domo. Cerca di riorganizzarsi ma i Giallorossi non concedono spazi e riescono (come sono in grado di fare) di mantenere il possesso palla e addomesticare le velleità di un Mignani agitato; lui dalla panchina strepita come un nostromo sui rematori ai ferri. Al 34′ assistiamo al corner battuto da Ciervo e al calcio al volo di Shpendi che si spegne a lato ben distante dal palo per essere etichettato come “pericoloso”. Gli ultimi dieci minuti appartengono alla teorizzazione del calcio secondo mister Aquilani. Il gladiatore Pittarello lotta e difende palloni, guadagna punizioni, induce Zaro a beccarsi un giallo. Iemmello (nonostante non dia parvenza di essere “il pié veloce Achille”) ha comunque il dono dell’ubiquità perché si trova da per tutto. Insomma è proprio un bel “Catanza” quello che ammiriramo sino alla fine del tempo regolamentare. Il Cesena in genere riesce a recuperare nelle fasi finali ma la ricerca del pareggio resta solo un miraggio e dopo due minuti di recupero utilizzati in pieno, l’ottimo arbitro Crezzini decide che può bastare e si ritorna per il riposo negli spogliatoi.
SECONDO TEMPO – Entrambe le formazioni si ripresentano nella versione iniziale. Al 47′ è il Cesena a far tremare di paura il pubblico con uno scatenato Shpendi che coglie un altro palo calciando da pochi passi in movimento da posizione angolatissima. Poi l’attacante cesenate ci riprova al 49′ con un destro da fuori area che Pigliacelli neutralizza con esperienza. La formazione di Mignani sprizza energie per trovare spunti utili ma il “Catanza” non perdona e alla prima occasione è Iemmello a fornire un passaggio illuminante al gladiatore Pittarello che – liberatosi della guardia di Zaro (a dire il vero il difensore scivola) – corre e bombarda Klinsmann. 2 a 0 e scacco matto dello Zar che non solo segna ma pone in condizione anche i compagni di far gol. Mignani si rende conto che è ora di cambiare qualcosa e richiama il frastornato e ammonito Zaro e il compare Frabotta, e spedisce nella mischia: Amoran e Magni.
Il raddoppio è come il “red bull”: mette le ali ai catanzaresi che rimangono padroni del campo. Belle le geometrie euclidee, i passaggi a tutto campo, i giri palla e le combinazioni che disegnano un firmamento stellare piacevole a guardarsi. Qualche dubbio sullo sfioro di un difensore col braccio in area ma il Var non cade in errore e nel dubbio propende per l’assoluzione. Al 62′ anche Aquilani si persuade che deve modificare qualcosina ed allora subentrano Frosinini e Rispoli al posto di Petriccione e D’Alessandro. Un ulteriore pretesa di penalty per un braccio largo di Rispoli scatena qualche polemica sino poi a concludere che al massimo il Cesena può usufruire di un corner. Insomma c’é chi cerca di gettarla in “caciara” ma i Giallorossi fan quadrato e mantengono i nervi a posto evitando di cadere nelle provocazioni.
Cosa può tentare una formazione che in trasferta si ritrova al tappeto con due gol sul groppone? Deve cercare di rimediare … di recuperare… di sperare nella rimonta … ed è quel che prova a compiere la squadra di Mignani. Lo fa però a testa bassa, come un toro infilzato dalle banderillas, e che scalpita per intimidire il torero. Il “Catanza” tuttavia continua a non sbagliare nulla. Aquilani getta dentro Buglio e Liberali e richiama Cisse e Pontisso. In sostanza non muta lo schema e le energie fresche restituiscono forza e vigore all’intelaiatura. Assistiamo ancora alle incursioni di Frosinini e di Pittarello (che mal che vada procura persino calci piazzati da buone posizioni) mentre capitan Iemmello dirige l’orchestra alla “Riccardo Muti”. Che musica ragazzi… che bello è!
La “banda del liscio” (in più occasioni i tritoni adriatici hanno dimostrato di aver troppa fretta nelle conclusioni) balla la mazurka e Mignani le prova tutte pur di non uscire imbattuto. Il match è in salita e il raddoppio pittarelliano ha avuto l’effetto anestetico che forse non si aspettava alla vigilia del match. Tuttavia i bianconeri spingono e fanno il loro gioco mentre la difesa giallorossa respinge come può ogni velleità con in testa Pigliacelli che decolla su tutti i palloni intercettabili o acciuffabili. A cinque dalla fine Frosinini è costretto ad uscire per infortunio è ed è sostituito da Di Chiara. Nei 420 secondi di recupero c’é da annotare la traversa di Favasuli che rischia di portare a tre le reti; poi è Rispoli di sinistro a far sibilare il pallone dove Klinsmann andrebbe a caccia di farfalle. Ci riprova ancora Favasuli e il pipelet cesenate con un prodigio gli nega il gol… Corner …batte Iemmello… Gira l’ultima volta la ancetta dei secondi… è la fine e Crezzini fischia archiviando per le pagine della storia questa bellissima partita.
CONCLUSIONI – Ancora una vittoria. La quinta consecutiva per Aquilani e per la sua formazione felice e vincente. Non si odono più e manco si leggono le critiche rivolte al tecnico romano che ha sposato i colori giallorossi del Catanzaro. Vola il club catanzarese che si attesta al quarto posto (scavalca il Modena e il Cesena – in pratica mezza padania) e fiata sul collo del Venezia da cui dista solo 4 punti. Tutto fieno in cascina per le prossime trasferte a cominciare da quella che si disputerà contro il Frosinone. Chiude bene l’annata agonistica e ci si congeda vittoriosamente dal 2025 mentre si brinda al 2026. Un gran bel capodanno quello che si celebra in casa Notiello (mezzo Noto e mezzo Iemmello). Noi ci si rivede il 10 gennaio dallo stadio Stirpe in Ciociaria. A tutti voi gli auguri di buone feste! Giallorossamente vostro
Riccardo Colao
IL TABELLINO DI CATANZARO – CESENA 2 – 0
MARCATORI: 26′ Iemmello; 54′ Pittarello
NOTE: sereno, circa 12 gradi; terreno in erba naturale;
SPETTATORI: totali in prevendita: 11.561; paganti biglietti: 5.684; abbonati: 5.877; ospiti: 186
US CATANZARO 1929 (3-4-2-1): Pigliacelli; Cassandro, Antonini, Brighenti; Favasuli, Petriccione (62′ Rispoli), Pontisso (76 Buglio), D’Alessandro (62′ Frosinini); Iemmello, Cisse (76ì Liberali); Pittarello. All.: Aquilani
CESENA FC (3-5-2): Klinsmann; Ciofi, Zaro (55′ Amoran), Mangraviti; Ciervo, Bisoli, Francesconi, Berti, Frabotta (55′ Magni); Shpendi, Diao (55′ Blesa). All.: Mignani
AMMONITI: 17′ Petriccione (Cz), 43′ Zaro (Ce), 53′ Bisoli
DIREZIONE ARBITRALE: Valerio Crezzini della sezione di Siena (nellimmagine sottostante; I° e II° Assistente: Domenico Palermo e Marco Belsanti, entrambi della sezione di Bari. Quarto Ufficiale Domenico Mirabella di Napoli. In sala VAR, a Lissone, l’esperto Daniele Rutella di Enna, assistito da Rodolfo Di Vuolo di Castellammare di Stabia.










