Catanzaro-Cosenza 0-3: Luisa, guarda che “sicurezza” al “Ceravolo”

Hanno provato in tutti i modi ad evitare un esodo massiccio dei tifosi del Cosenza al “Ceravolo” di Catanzaro. Come se non bastasse la tessera del tifoso e tutte le spaccature che ha provocato, a due giorni dal derby il prefetto Luisa Latella (giustamente beccata dagli ultrà) ha ordinato che la tifoseria rossoblù non potesse arrivare a Catanzaro con auto private ma solo con autobus organizzati.

Roba che se fosse accaduta in qualsiasi altra parte d’Italia, sarebbe diventata un caso nazionale. E invece niente.

Una volta arrivati nella Curva Est del “Ceravolo”, la tifoseria del Cosenza ha trovato queste ferree regole di “sicurezza” che vi documentiamo con le fotografie. 

sprange
Nei pressi della Curva Est (e chi è stato in quella Curva lo ricorda bene) c’è un vecchio sottopasso per l’accesso agli spogliatoi.

Bene, ieri le scale erano piene di batterie per auto vecchie, spranghe di ferro, pali e bastoni… Il tutto a pochi metri dalla curva dove hanno preso posto i tifosi rossoblù.

batteTradotto in fatti: se, per puro caso, ci fosse stata un’invasione di campo, i tifosi di una delle due fazioni avrebbero potuto usare quel materiale per aggredire i tifosi avversari.

Morale della favola: i tifosi del Cosenza non potevano andare a Catanzaro in macchina e poi a pochi metri dalla Curva Est giaceva incustodito tutto questo armamentario.

Complimenti vivissimi al prefetto Luisa Latella. 

luisa