“La Prefettura ha il compito di garantire la funzionalità degli Enti locali come la Provincia specie se hanno ripercussione nei Comuni”.
E’ quanto si legge in una nota di Graziano Di Natale a proposito della guerra aperta ormai da mesi con Mario Occhiuto per la presidenza della Provincia di Cosenza in replica alla nota della Prefettura, che nella giornata di ieri aveva invocato la sua incompetenza in materia.
“La Prefettura di Cosenza – continua Di Natale – è a conoscenza sia della delibera del Consiglio Provinciale di insediamento del Consigliere Anziano sia della nota della Presidenza del Consiglio dei Ministri -Affari Regionali- che ha richiamato al ripristino della legittimità amministrativa nell’Ente”.
“Il sig. Prefetto di Cosenza, quale Autorità di Governo garante del normale funzionamento e della legittimità dell’operato anche degli Enti locali, è certamente legittimato ad intervenire, esercitando i rilevanti poteri attribuitigli dall’ordinamento ed in coerenza con l’esigenza di tutelare il corretto funzionamento degli uffici pubblici della Provincia di Cosenza.
E di garantire la regolarità e la continuità dell’azione amministrativa dell’Ente, per ripristinare la legalità persistentemente violata dai comportamenti, dalle attività e dagli atti posti in essere dal sig. Mario Occhiuto. Che continua a ritenersi, contra ius, tuttora presidente della Provincia di Cosenza, indicendo finanche la convocazione dei comizi elettorali per le elezioni di secondo grado del Consiglio provinciale di Cosenza, nonostante la radicale nullità e inefficacia dei propri atti, e ad occupare gli uffici dell’amministrazione provinciale, in palese violazione ed elusione del “dictum” giurisdizionale dei Giudici amministrativi, del segretario generale e degli organi dirigenziali di vertice della Provincia di Cosenza.
Inclusi tutti i soggetti i cui rapporti contrattuali sono cessati “ope legis” per effetto di quella sentenza esecutiva, non sospesa dal Consiglio di Stato, ma che pure continuano ad occupare gli uffici dell’amministrazione provinciale e a svolgere illecitamente presso la sede della Provincia di Cosenza le rispettive funzioni, producendo pertanto atti radicalmente nulli e inefficaci, e comunque impedendo al consigliere anziano di esercitare appieno le funzioni di presidente reggente.
Per quanto sopra insisto con pacatezza perché ciascuno faccia il proprio ponendo fine a questa vicenda che mina la credibilità di tutte le istituzioni presenti sul territorio”.