(ANSA) – REGGIO CALABRIA, 2 SET – Hanno iniziato ad abusare di una ragazza quando non aveva ancora compiuto 14 anni, approfittando della fragile ed acerba personalità della giovanissima che aveva iniziato una relazione con uno di loro, ben più grande di lei.
Per questo i carabinieri della Compagnia di Melito Porto Salvo, su disposizione dei gip del Tribunale di Reggio Calabria e del tribunale dei minorenni hanno arrestato 8 giovani, uno dei quali minorenne, e notificato un obbligo di presentazione alla pg.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, la vittima, nell’estate del 2013, ha iniziato una relazione sentimentale con uno dei ragazzi del “branco” che, approfittando della sua fragilità l’ha costretta ad assecondare tutte le sue richieste, costringendola ad avere rapporti sessuali anche con gli amici che hanno abusato più volte di lei, anche in gruppo con la minaccia di divulgare alcune foto intime.
Uno degli arrestati è figlio del boss di ‘ndrangheta Remingo Iamonte ovvero colui che aveva iniziato la relazione con la minore allargandola poi ai suoi amici.

“Per quasi due anni – ha spiegato il procuratore Federico Cafiero de Raho – le violenze, i ricatti e le intimidazioni, condizionano la giovanissima costringendola al silenzio proprio per il timbro minaccioso che lo Iamonte rappresenta visibilmente nella societa’, e perche’ anche teme che quella sua storia possa ripercuotersi sulla cosi’ detta ‘immagine’ della sua famiglia e sul suo futuro nel caso in cui dovesse diffondersi“.
Quando nel 2015 la giovane si innamora di un altro ragazzo e decide di interrompere il ricatto mafioso la “reazione del gruppo Iamonte – ha detto il comandante della Compagnia carabinieri di Melito Porto Salvo Giovanni Piccioni – e’ immediata, il giovane prelevato dal clan, condotto in un luogo isolato e massacrato di botte“.
Dopo questo episodio sono giunte le prime segnalazioni anonime ai carabinieri. Dalle indagini subito avviate emerge anche che il padre della ragazzina, subito dopo l’aggressione al giovanissimo fidanzato della figlia, chiede “conto” a Giovanni Iamonte della situazione e da quel momento la ragazza non viene piu’ minacciata.
“E’ un sintomo – ha commentato Cafiero de Raho – di quanto sia ormai insopportabile la presenza della ‘ndrangheta in queste realta’, anidride carbonica pura per chi ha invece bisogno di respirare ossigeno e liberta’. Pensano di fare ogni cosa e di restare impuniti ma i cittadini devono reagire, svegliarsi, perche’ il nemico non e’ lo Stato ma loro, gli ‘ndranghetisti e i loro complici, ovvero, chi sapendo ha visto e ha taciuto“.
Ecco i nomi degli arrestati.
Davide Schimizzi, classe 1994, nato a Melito Porto Salvo
Antonio Verduci, classe 1994, nato a Melito Porto Salvo
Giovanni Iamonte, classe 1986, nato a Reggio Calabrio
Pasquale Principato, classe 1994, nato a Melito Porto Salvo
Lorenzo Tripodi, classe 1995, nato a Melito Porto Salvo
Daniele Benedetto, classe 1995, nato a Melito Porto Salvo
Michele Nucera, classe 1994, nato a Melito Porto Salvo