Sarà un giudice terzo a dire se Magorno è mafioso o no

Il PD in Calabria non potrà mai essere un partito di popolo.

Al massimo può restare quello che fino ad ora è stato: un partito di clienti, di ricattati per un voucher, di corrotti, e di mafiosi.

Chi si iscrive a questo partito non lo fa certo per ideali politici, si iscrive perché glielo ordina il padrino politico che gli ha fatto avere questo o quel contributo. Pochi sono quelli che restano in questo partito con ideali sinceri di libertà e democrazia.

Più che un partito pare essere una agenzia di lavoro interinale. Oltre che un locale di ‘ndrangheta. E la prova che sono tutti della stessa pasta l’abbiamo avuta oggi alla riunione presso l’Hotel Lamezia, dove si sono riuniti tutti i segretari di circolo chiamati a raccolta da don Magorno.

Nessuno di quelli seduti vicino a lui al tavolo, ma neanche nessuno dei partecipanti ha sentito il dovere prima, e il bisogno poi, di chiedere a don Magorno se questa storia che i ROS lo hanno intercettato mentre si vanta di essere affiliato alla cosca Muto, è vera oppure no.

Niente, nessuno osa fare neanche un solo riferimento a questa vicenda. Figuriamoci una domanda. Ma dico io, sia a quelli seduti al tavolo che ai presidenti di circolo presenti, possibile che non sentiate questa esigenza di sapere, capire, se chi vi sta parlando, dandovi indicazioni politiche importanti è mafioso oppure no?

Capisco che la consegna è il silenzio, specie nei nostri riguardi, ma a scrivere che Magorno è mafioso non siamo stati noi. Sono stati i ROS che hanno trascritto il resoconto di una intercettazione, avvenuta all’interno di un’auto con a bordo Magorno e il prestanome dei Muto, che non si sa come è finita alla stampa. Dunque non siamo noi a dirlo.

Ma stampa accreditata, e ufficiali dei ROS, possibile che abbiate tanta paura di don Magorno? Possibile che tra di voi non c’è nessuno capace di uno scatto di orgoglio e dignità che dica chiaro a Magorno di chiarire questa vicenda che lo vede coinvolto in prima persona? Niente di niente. Tutti fanno finta di non sentire, di non leggere tutto ciò che su questa vicenda è stato scritto, e continuano, ipocritamente, a parlare di politica, come se niente fosse.

Ma come si può restare in silenzio di fronte ad una accusa così grave? Non dico di chiederglielo “pubblicamente”, ma almeno di aprire questa discussione all’interno del partito, e che a promuoverla sia la parte sana.

Questa cosa che un mafioso detta la linea politica del partito che fu comunista non riesco a digerirla. Non ce la faccio. Ed è per questo che ho deciso di aiutarvi. Richiedergli per la miliardesima volta se è mafioso, non sortisce più niente, si avvale della facoltà di non rispondere, e dunque l’unica cosa che posso fare è quella di continuare a scrivere che è un mafioso. Lei, Magorno, è un mafioso. Anzi uno schifoso mafioso. E quelli come lei non meritano di stare nelle istituzioni. Ribadirò questo tutti i giorni fin quando non mi denuncerà.

Così potremmo esporre il problema ad un giudice terzo, al quale chiederò di acquisire questo verbale dei ROS, per vedere chi di noi  dice la verità e scoprire chi è il mafioso bugiardo. Io, cari compagni del PD onesti, più di questo per voi non posso fare per liberarvi dai mafiosi che infestano il vostro partito. Spero solo che comprendiate il mio sacrificio e che al momento giusto sappiate anche voi insorgere. Hasta la victoria siempre!

GdD